GIUSTIZIA/I PRECARI LECCHESI
S’APPELLANO A POLETTI:
“IL GOVERNO CI HA DIMENTICATO”

precari tribunaleLECCO – Un’occasione troppo ghiotta per farsela scappare: il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti a Lecco per un convegno. Così Lina Morelli, coordinatrice provinciale di Lecco dell’Unione Precari Giustizia insieme al suo collega Leonardo Cisaria l’hanno avvicinato per sottoporre alla sua attenzione la loro situazione che è ben sintetizzata nelle magliette che indossano “Basta lavoro nero, ora lavoro vero”.

La loro storia parte da lontano: una volta perso il lavoro, cassa integrati e disoccupati, nel 2010 trovano un impiego attraverso i tirocini formativi di perfezionamento presso il Tribunale e la Procura di Lecco. I tirocinanti della giustizia sono quindi chiamati a svolgere lavoro socialmente utile nei tribunali lombardi con un accordo sottoscritto con le province di Milano, Varese, Bergamo, Brescia, Pavia, Lecco e Lodi.

“Usciti da varie crisi aziendali private – spiega Lina Morelli – accettiamo di lavorare presso i tribunali lombardi, sopperendo alle strutturali mancanze di organico del comparto giustizia, percependo oltre al proprio ammortizzatore sociale, un rimborso spese in qualità di LSU. All’epoca usufruimmo di ammortizzatori sociali mentre oggi la maggioranza di noi non percepisce alcun sostegno economico, ad eccezione di ciò che guadagnavamo per mezzo del tirocinio in Tribunale paria 10 euro orari lordi (2.300 euro/annui lordi per l’intero anno 2014)”.

Ed ora anche quel briciolo di compenso non c’è più, dal primo maggio i 10 tirocinanti della provincia di Lecco sono ufficialmente a casa:”Per l’anno 2014 furono finanziati 15 milioni di euro per poter svolgere due sessioni formative una di 230 ore e una di 240 ore per circa 3000 tirocinanti : ad oggi è stata però effettuata solo la prima sessione nel 2014 di 230 ore e in parte la seconda sessione per 190 ore nel 2015, non siamo a conoscenza dello svolgimento delle residue 50 ore in quanto i fondi non erano più disponibili. Nel gennaio 2015 con il decreto mille proroghe il Governo ha deliberato di rifinanziare i 7,5 milioni di euro per il perfezionamento della seconda tranche del tirocinio di altre 230 ore, ma la proroga di queste disposizioni scadrà alla fine del mese di maggio”.

In tutta Italia i tirocinanti della giustizia sono 2650, in Lombardia 250 circa, un esercito di persone che oggi si ritrovano con un pugno di mosche in mano.

“Dopo quattro anni di formazione abbiamo acquisito conoscenze e professionalità per lavorare negli uffici giudiziari o in altri uffici che necessitano di lavoratori formati e con esperienza chiediamo che sia possibile addivenire ad una stabilizzazione del rapporto di lavoro in quanto opportuno e conveniente per la pubblica amministrazione e per contribuire al buon funzionamento degli ufficio giudiziari nonchè per la vita stessa dei quasi 3000 tirocinanti”.

Lina Morelli a fine aprile, a margine di un convegno a Roma, aveva incontrato e parlato con il ministro della Giustizia Andrea Orlando che l’aveva rassicurata:”Ha detto che avrebbe sistemato per la seconda parte del 2015 1500 tirocinanti e poi gli altri nel 2016 senza vincolo né di età né di titolo di studio – ha sottolineato Lina – ma a distanza di pochi giorni dal nostro incontro, scopro tutt’altro, aveva ritrattato e messo entrambi i vincoli”. A Lecco i tirocinanti della Giustizia sono tutti over 40 e solo due anno una laurea. A Poletti Lina e Leonardo, con il cuore in mano, hanno raccontato tutta la loro vicenda, con la speranza che questa volta il loro appello non cada nel vuoto.

Elena Pescucci