GRAFFIO DI FINE ANNO. UN ESPERTO ALL’ ADDA NORD: “A PIEDI LIBERI NEL PARCO”

Recita testuale il bollettino ufficiale di Regione Lombardia per la nomina del membro regionale nei consigli di gestione dei Parchi:

“Requisiti: i componenti del consiglio di gestione sono scelti tra amministratori, esperti o personalità di rilievo del territorio degli enti locali interessati dal parco”.

E come non poteva non ricadere la scelta, essendo questo il profilo richiesto, su Luca Liberi da Bellano per il Parco Adda Nord? Non si poteva che pensare a lui come “esperto” o “personalità di rilievo”. Poiché siamo certi che il suo curriculum trabocchi di una qual certa esperienza con questioni ambientali legate ai parchi regionali, così come sappiamo che il nostro si è grandemente distinto come “amministratore” quale consigliere comunale di opposizione a Bellano, paese dove non si fa che parlar di lui in qualità di “personalità di rilievo”.

Ci rimane solo un dubbio: dice sempre il bollettino che il nominato da Regione deve essere personalità di rilievo del territorio degli enti del Parco. Ora, non ci risulta che Bellano e riviera appartengano al Parco Adda, e anzi ne distino una quarantina di chilometri. Ma forse ci sfugge che il neo consigliere gode di amplissima rilevanza e fama in quel del meratese e dintorni, magari assai migliore e più abbondante di quanta non ne goda sulle rive del lago nostro.

Del resto Luca Liberi è sulla rampa di lancio della politica locale, dentro il partito della Meloni e sotto la “zampa” di Zampe. È stato lui il fido scudiero nelle trattative di bottega per la Comunità Montana della Valsassina, dispensatore di ruoli e promozioni. E sempre lui urlò in un recente convegno dei fratellini che avrebbe messo “un uomo di partito in ogni parco”, affermazione che non capimmo se cogliere come una minaccia o un obiettivo.

E in effetti, FdI nel parco del Barro ha rifilato Gianluca Bezzi e in quello del Curone Paolo Belletti, con la complicità del PD che è riuscito nella geniale impresa di perdere contemporaneamente due presidenti in favore di Mauro Piazza e di regalare due cadreghe a Zamperini senza niente in cambio. Per finire con l’ultimo parco che insiste sulla nostra Provincia, quello dell’Adda Nord, dove il Liberi ha pensato bene di mantenere la sua profezia facendosi catapultare, via Regione, da Bellano alla rive dell’Adda.

Certo, come è sempre stato sia lui che chi l’ha nominato, che quella descrizione e quel riferimento geografico e amministrativo, “i componenti del consiglio di gestione sono scelti tra amministratori, esperti o personalità di rilievo del territorio degli enti locali interessati dal parco”, gli si attagliasse addosso come un abito su misura.

E poi nessuno venga ancora a dire che alla Meloni manca una classe dirigente locale di prim’ordine!

Eccovi serviti.

ElleCiEnne