GUARDIA DI FINANZA:
I RISULTATI DI UN ANNO
DI INDAGINI E CONTROLLI

guardia_finanzaLECCO – Il Comandante provinciale della Guardia di Finanza Colonnello Corrado Loero traccia il bilancio dell’attività operativa dell’anno 2014 e ricorda le indagini più importanti che hanno visto protagonisti i militari lecchesi.

Nel corso del 2014 la Guardia di Finanza ha seguitato la propria azione, anche con proiezione ultra-nazionale, nei confronti dei fenomeni maggiormente lesivi al bilancio dell’Unione Europea, dello Stato e degli Enti Locali quali le frodi, l’evasione fiscale, l’economia sommersa, l’erogazione e la percezione delle provvidenze pubbliche, il riciclaggio del denaro “sporco” e le altre violazioni che, per caratteristiche e insidiosità, hanno richiesto un’operazione di intelligence e un’analisi di rischio proprie di una forza di polizia.

L’impegno del Corpo, in linea con le direttive tracciate nell’atto di indirizzo per il 2014, è stato volto al conseguimento di obiettivi strategici e strutturali.
In particolare ha riguardato:
a. la lotta all’elusione e all’evasione fiscale, attraverso l’incremento della qualità dell’azione di prevenzione e repressione di tali fenomeni in tutte le loro manifestazioni;
b. il contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica attraverso la vigilanza ed il controllo della finanza pubblica dell’Unione Europea, dello Stato e degli Enti Locali;
c. l’attuazione delle disposizioni di legge in tema di prevenzione della corruzione a seguito dell’entrata in vigore della Legge 6 novembre 2012, n.190 (cd. anticorruzione). In adesione agli obblighi derivanti dall’istituzione della normativa anticorruzione, il Comando Provinciale di Lecco si è dotato del “Piano triennale di prevenzione della corruzione”;
d. il corretto funzionamento del mercato dei capitali e del mercato dei beni e dei servizi, attraverso la prevenzione e il contrasto degli illeciti;
e. il concorso alla sicurezza interna ed esterna del paese attraverso:
– il controllo economico del territorio ed il contrasto ai traffici illeciti;
– il concorso alla tutela dell’ordine pubblico con le altre Forze di Polizia operanti sul territorio.

Considerata la natura prioritariamente investigativa che contraddistingue l’azione del Corpo, le proiezioni operative hanno avuto lo scopo di colpire – nella loro globalità – tutti i fenomeni capaci di mettere a rischio contemporaneamente più interessi economici e finanziari.

Per il 2015 rimangono fermi gli obiettivi già fissati con il fine di proseguire un percorso di costante perfezionamento della qualità complessiva, assicurando una sempre maggiore concretezza dei risultati conseguiti anche attraverso una sistematica aggressione ai patrimoni illecitamente accumulati.
In sostanza, l’obiettivo perseguito nel 2014 e che anche per l’anno in corso sarà di interesse primario è la tutela dell’economia legale a favore delle imprese rispettose delle regole e dei cittadini onesti.

1. Contrasto alle frodi fiscali e all’economia sommersa

Nell’anno 2014, nell’ambito del contrasto all’evasione ed alle frodi fiscali, sono state effettuate n. 513 verifiche.
Queste attività hanno portato alla scoperta di n. 40 soggetti per reati finanziari e all’individuazione di n. 23 evasori totali.
Nel settore dei controlli strumentali – ricevute e scontrini fiscali – sono stati effettuati n. 2300 controlli con la constatazione di circa il 30% di irregolarità. I dati sono percentualmente analoghi a quelli rilevati sull’intero territorio nazionale.
Effettuati inoltre 530 controlli sulla circolazione delle merci su strada, di cui 100 sulla circolazione di prodotti petroliferi, nel comparto sono stati sequestrati 2100 kg di prodotto privo di documenti accompagnatori. Identificati 150 soggetti possessori di beni sintomatici di alta capacità contributiva.

Sono confermati, dunque, come maggiormente lesivi degli interessi erariali i cosiddetti grandi fenomeni evasivi (l’economia sommersa, le frodi Iva, l’evasione fiscale internazionale e quella collegata ad altri illeciti economico finanziari).
A tal riguardo, assume rilevanza la fittizia localizzazione della residenza fiscale in Paesi o territori diversi dall’Italia con lo scopo di godere di un regime fiscale privilegiato assoggettando i propri redditi a tassazione in uno dei cosiddetti “paradisi fiscali”.

Le Fiamme Gialle di Lecco hanno condotto una mirata attività di intelligence grazie alla quale è stato possibile identificare un’impresa che ha posto in essere condotte illecite finalizzate all’evasione fiscale internazionale mediante lo spostamento fittizio della sede, tanto da essere identificate come “esterovestite”. Oltre alle violazioni riscontrate a carattere fiscale-contributivo, sono state acclarate responsabilità penali ed amministrative in materia di codice dell’ambiente con sanzioni pari ad euro 400.000.

Sempre incardinata nel contrasto all’evasione fiscale, una verifica nei confronti di una società lecchese operante nel settore del marketing e della pubblicità ha permesso di intercettare l’emissione di fatture per operazioni mai avvenute per 13 milioni di euro e la speculare movimentazione di contante per analoga cifra, permettendo la creazione di provviste sfuggite a tassazione.

A seguito di un’indagine, si è portata a termine un’operazione con la quale si è scoperto che l’utile aziendale veniva pesantemente “annacquato” dall’inserimento a bilancio di costi non realmente sostenuti; per garantire il fisco è stata sottoposta a sequestro, tra l’altro, una Ferrari.

2. Vigilanza sulla spesa pubblica

Il corretto utilizzo delle risorse pubbliche di origine nazionale o comunitaria ha assunto un rilievo centrale con l’acuirsi della crisi economica, che ha determinato un rinnovato orientamento delle politiche di bilancio, ridisegnando il perimetro d’intervento pubblico nei diversi settori dell’economia.

Di fatto, si è affermata la necessità di perseguire, con maggiore incisività, obiettivi di riqualificazione della spesa pubblica per favorire la crescita del tessuto economico legale del Paese e garantire un adeguato sostegno alle fasce più deboli della società.
In questo contesto la Guardia di Finanza ha il compito di assicurare un efficace dispositivo di controllo anti-frode dei flussi di spesa, del tutto speculare rispetto a quello previsto per la tutela delle entrate fiscali.

Nel settore della spesa pubblica le Fiamme Gialle della Provincia Lecchese hanno denunciato n. 8 persone e segnalato alla Corte dei Conti cospicui danni erariali (oltre 10 milioni di euro tra indebite percezioni ed altre fattispecie provenienti da indagini di polizia giudiziaria), eseguiti n. 80 interventi sulle prestazioni sociali agevolate e ticket sanitari con la verbalizzazione per violazioni amministrative di n. 53 persone.

Rappresentativo il caso di due dipendenti comunali che, svolgendo un “secondo lavoro” da amministratori di condominio, ricevevano un compenso annuo pari a circa euro 30.000 ciascuno.

Tra i casi di danno erariale si cita il recupero di circa 400.000 euro di spesa, autorizzata da un dirigente medico dipendente del nosocomio cittadino, per l’adeguamento di alcuni locali e per l’acquisto di un software propedeutico all’utilizzo di un macchinario diagnostico, precedentemente acquistato dall’Ente Ospedaliero e mai utilizzato.

Sempre nell’ambito dei servizi volti alla tutela della spesa pubblica, è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria un soggetto che, dai primi anni del 2000, risultava essere stato dichiarato “cieco assoluto” dalla Commissione per l’accertamento dell’Invalidità civile. Al “falso cieco” sono stati sequestrati euro 50.000 di pensione indebitamente percepita.

Ancora nel 2014 l’operazione denominata “Riscossione Fantasma”, scaturita dall’analisi di movimentazioni bancarie anomale effettuate da una società di riscossione, si è conclusa dal punto di vista penale.
La frode avveniva convogliando su due conti correnti extra-contabili una parte dei tributi incassati nei confronti degli Enti Locali di cui la stessa agenzia aveva l’appalto del servizio.
Si è accertato quindi come siano stati distratti tributi per circa 7 milioni di euro in 6 anni.
Arrestato il Presidente del Consiglio di Amministrazione della società e posti sotto sequestro beni mobili ed immobili fino alla quasi totalità del mal tolto.

Infine, si cita un’operazione che ha permesso di fare luce su alcuni episodi di corruzione posti in essere da un funzionario pubblico.
Nei primi giorni dello scorso anno il funzionario è stato arrestato e gli sono stati sequestrati
denari contanti per euro 50.000.

3. Aggressione dei capitali illeciti

L’obiettivo di fondo è colpire la delinquenza, nel cuore dei propri interessi economici e patrimoniali, attraverso l’individuazione ed il conseguente sequestro di beni e ricchezze riconducibili a soggetti responsabili di reiterati delitti di natura economica e finanziaria, nonché ai loro prestanome ovvero indagati o indiziati di reati.
Questo non solo per sottrarre alle organizzazioni criminali la linfa vitale delle proprie fonti finanziarie, ma anche per recuperare alla collettività la ricchezza ottenuta con gravi delitti, rafforzando il valore educativo della legalità.
A riprova dell’operato delle Fiamme Gialle Lecchesi si rappresenta come siano state avanzate proposte di sequestro di beni per oltre 62 milioni di euro, di cui parte ancora al vaglio delle Procure di Lecco, Milano, Monza, Bergamo e Brescia, mentre sono circa 10 i milioni sottoposti a sequestro durante il 2014.
A tal proposito non può non sottolinearsi la perfetta intesa con la Procura della Repubblica locale, sotto la direzione della quale, nel corso dell’anno, si sono concluse importanti attività investigative, spesso connotate da complessità e tecnicismo.
Franco e oltremodo costruttivo il rapporto con il Sig. Procuratore della Repubblica e tutti i Signori Sostituti, con i quali continua un percorso di confronto finalizzato al sempre maggior affinamento della professionalità del Corpo.

Di non meno importanza è l’attività svolta a tutela del mercato dei capitali.
In questo settore, l’azione di sevizio persegue lo scopo di ricercare e reprimere tutti i fenomeni illeciti (riciclaggio, usura, trasferimento fraudolento dei valori, ecc.) in grado di “inquinare” i circuiti legali dell’economia e di alterare le condizioni di concorrenza, compromettendo la corretta allocazione e distribuzione delle risorse. È in questo campo che sono state eseguite 50 approfondimenti di operazioni sospette.

Nel quadro della più ampia missione di concorso alla sicurezza interna ed esterna del Paese, la Guardia di Finanza assicura un’ampia azione di contrasto ai traffici illeciti, non solo di merci di contrabbando e contraffatte, ma anche di stupefacenti, rifiuti ed armi.
Nel settore del contrasto al traffico di sostanze stupefacenti i militari di questo Comando nell’anno 2014, nell’ambito di una più complessa attività, a seguito di un controllo di polizia nei confronti di un soggetto brasiliano sorpreso a bordo di un’autovettura intestata ad un noto pregiudicato italiano, hanno recuperato, occultati in una “botola” appositamente ricavata nel pianale del veicolo, 5 Kg. di cocaina purissima.