I DATI CONFINDUSTRIA DI APRILE:
PREVALE LA STABILITÀ
MA DECELERANO LE VENDITE

grafico negativoLECCO – I dati elaborati nell’ambito dell’Osservatorio rapido relativo al mese di aprile 2017 condotto dai Centro Studi di Confindustria Lecco e Sondrio e Unindustria Como delineano uno scenario dove prevale la stabilità, pur mostrando alcuni segnali di rallentamento rispetto a marzo.

Per quanto riguarda i principali indicatori, nel caso della domanda e dell’attività produttiva il giudizio prevalente delle imprese del campione è quello di stabilità, a cui si affianca una maggior incidenza delle indicazioni di riduzione rispetto a quelle di crescita; nel caso delle vendite emerge invece la diminuzione.

Nel dettaglio, la domanda è stabile per circa un’azienda su due, sia a livello nazionale, sia in relazione agli scambi con l’estero. Viene comunque registrata una decelerazione per gli ordini domestici (42,3% del campione) e per l’export (32,2%). L’attività produttiva segue sostanzialmente le dinamiche evidenziate per la domanda con stabilità per il 51,6% del campione, diminuzione per il 37,6% e aumento per il restante 10,8%. In discesa il tasso di utilizzo della capacità produttiva mediamente impiegata in aprile che passa da quota 79,7% di febbraio al 74%.

Sul fronte delle vendite emerge una decelerazione per oltre un’azienda su due (52,7%) mentre i fatturati risultano stabili per il 30,8% delle imprese e in crescita per il 16,5%. Le ipotesi sull’andamento delle prossime settimane descrivono un parziale cambio di marcia: le previsioni sono orientate prevalentemente alla stabilità (56%) ma i casi di aumento (26,7%) risultano più diffusi rispetto a quelli di rallentamento (17,2%).

I casi di insolvenza e i ritardi di pagamento da parte dei clienti, che penalizzano circa un’impresa su due, e il limitato orizzonte di visibilità del portafoglio ordini, inferiore a tre mesi per l’80% del campione, restano elementi penalizzanti per le imprese. I costi di approvvigionamento delle materie prime, visti in aumento in aprile per oltre un terzo delle imprese (38,3%), sono un ulteriore fattore di criticità.

Nei rapporti tra le imprese e gli Istituti di credito si registra generale stabilità delle condizioni; risultano però in aumento, per oltre un’impresa su cinque, le spese e le commissioni applicate dalle Banche rispetto alla situazione di marzo. Lo scenario occupazionale resta comunque stabile, con previsioni che confermano il mantenimento dei livelli anche nei prossimi mesi.

CONFINDUSTRIA Lorenzo Riva“Credo che questi dati vadano letti alla luce di alcuni elementi di contesto – commenta il presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Lorenzo Riva. – Se, infatti, laddove si registra una variazione degli indicatori questa è prevalentemente negativa, non dobbiamo dimenticare che si tratta di una indagine qualitativa. In altre parole, le informazioni rilevate non sono di natura numerica, ma riguardano il sentimento degli imprenditori per il mese di aprile, e non quantificano quindi l’entità della diminuzione. A questo proposito, come peraltro è stato segnalato da molte delle realtà del campione, è anche giusto considerare che il mese di aprile ha avuto parecchie festività e periodi di interruzione delle attività, che hanno contribuito direttamente a determinare una riduzione rispetto ai livelli di marzo. Alcune produzioni sono inoltre soggette al fenomeno delle stagionalità.”

“Non dobbiamo quindi farci scoraggiare dalla presenza di alcune indicazioni di rallentamento e preferiamo, anzi, guardare avanti fiduciosi confidando che, con il nostro impegno, quei segnali di ripresa emersi sia sul territorio sia a livello nazionale si possano consolidare – conclude Riva”.