IL BIONE SI TINGE D’AZZURRO…
SEMBRA ACQUARELLO
MA È UNO SCARICO

bione torrente inquinato (3)LECCO – Tanto nascosti e silenziosi scorrono pacifici i nostri torrenti, regolari, vitali. Attraversano i boschi delle montagne che ci fanno da contorno e accorrono in una danza di discese spontanee, al lago apparentemente fermo, com’è oggi. E come oggi, uno dei torrenti, il Bione, già soggetto di alcune nostre passate segnalazioni, si è tinto di azzurro chiaro. Certo, forse il colore con cui un comune bambino lo avrebbe dipinto, ma come si sa, l’acqua è trasparente. O almeno dovrebbe.

Già un anno fa gli abitanti che risiedono vicino al canale, nella zona di Corso Carlo Alberto, hanno segnalato a diversi enti la presenza di schiume bianche evidentemente frutto di uno scarico di saponi. Le stesse arrivavano a misurare 40 cm quando il torrente aveva raggiunto l’intubazione sotto l’Esselunga. Oggi invece si tratta di una colorazione azzurrata e di un cattivo odore.

Strano che a segnalarlo sia un portale online e che venga accolta ovviamente con rapidità la segnalazione stessa ma se facciamo un passo indietro ci si può spiegare il perché. L’anno scorso, in occasione della presenza delle schiume, sono “accorsi” al fiume solo dopo tre ore i vigili, ed era stata effettuata la chiamata sia agli uffici dell’ambiente del comune, che non hanno risposto, sia al 112 che all’Arpa. La risposta dei vigili ai residenti è stata “Dovete stare tranquilli, è tutto sotto controllo!”. Intanto le schiume procedevano, esattamente come le acque colorate di oggi.

Questo per non dire degli altri torrenti che senza nulla togliere al Bione, nel tempo hanno assunto sotto gli occhi di tutti i più disparati colori. Ma chi sarà mai l’acquarellista? E lungo gli argini di questi indispensabili biscioni d’acqua, che nasce così pura, permangono sempre le villeggianti Muridi (che qualcuno chiama “pantegane”) che ovviamente sghignazzano delle trappole vecchie almeno di cinque anni e mai sottoposte a controlli o aggiornamenti di veleno.

Chissà che qualcuno magari non distratto dalle campagne elettorali o dalla prolungata pausa caffè, decida di affrontare il problema effettuando dei controlli. Ce lo auguriamo, per il bene del nostro territorio che diciamo di amare.

Michele Casadio