CRAC PONTE DI ANNONE, VALSECCHI E SESANA RICORRONO IN CASSAZIONE

ANNONE BRIANZA – Ultimo atto del processo sul crollo del ponte di Annone: approderà in Cassazione il prossimo 11 marzo.

Il cedimento del cavalcavia risale al 28 ottobre 2016, perse la vita Claudio Bertini, 68enne di Civate e rimasero ferite altre sei persone. Il ponte crollò sotto il peso del mezzo pesante che lo stava attraversando.

Ci fu uno scaricabarile di responsabilità tra Anas e Provincia di Lecco, sei persone vennero indagate per omicidio stradale dalla Procura di Lecco, quattro finirono a processo.

La sentenza di primo grado del giudice Enrico Manzi arrivò il 6 settembre 2021 in tribunale a Lecco con la condanna a tre anni e 8 mesi per Angelo Valsecchi, dirigente della Provincia di Lecco, tre anni e sei mesi per Giovanni Salvatore, dirigente Anas e responsabile della statale 36, tre anni per Andrea Sesana, funzionario della Provincia di Lecco e assoluzione per una funzionaria della Provincia di Lecco.

Lo scorso 15 aprile la IV sezione della Corte di Appello di Milano, presieduta dal giudice Francesca Vitale, a latere Ilaria De Magistris e Cristina Ravera, ha riqualificato il reato da omicidio stradale in omicidio colposo e assolto Giovanni Salvatore dirigente Anas, e condannato a un anno e otto mesi Angelo Valsecchi difeso dall’avvocato Edoardo Fumagalli e a un anno e quattro mesi per Andrea Sesana, assistito dall’avvocato Stefano Pelizzari.

I legali dei due dipendenti delle Provincia di Lecco hanno avanzato ricorso in Cassazione e il prossimo 11 marzo sarà la IV Sezione della Corte di Cassazione a decidere. Molto probabilmente sarà l’ultimo atto di processo complesso e che ha riservato colpi di scena nei primi gradi di giudizio.

RedGiu