LECCO – Non poteva essere diversamente: il primo giorno di primavera il Giglio è rifiorito. Dopo vent’anni di inattività l’ex pizzeria di Pescarenico è stata riaperta nel pomeriggio di sabato. In centinaia hanno partecipato all’inaugurazione del nuovo centro anziani di Lecco che è sorto proprio nel locale che un tempo fu della famiglia Coco Trovato. Dopo un passato da deposito della prefettura e un ritardo nei lavori a causa dei resti umani del XVII secolo ritrovati un paio di anni fa, ora la nuova struttura risplende.
“È il secondo bene restituito alla collettività dopo l’appartamento di via Adamello dedicato al sindaco di Pollica Angelo Vassallo – spiega il primo cittadino Virginio Brivio –, ma ora non ci fermiamo qui, perché a breve ci sarà anche la fine dei lavori dell’ex pizzeria Wall street. Il centro anziani sarà importante per Pescarenico, un rione che sta cambiando”. Il locale è stato intitolato a Emanuela Loi, agente di polizia, prima donna a cadere in servizio nella strage di via D’Amelio a Palermo nell’attentato mafioso costato la vita a Paolo Borsellino.
“Bisogna impegnarsi a diffondere gli ideali di giustizia – afferma la sorella Claudia –, questo è un patrimonio fondamentale per continuare a fare crescere l’onestà in tutte le persone”. Il lavoro per trasformare l’ex pizzeria è stato molto lungo. “Idee e uomini hanno colmato un vuoto legislativo – indica il viceprefetto Gennaro Terrusi –, la mafia al nord Italia si mimetizza nella società. Bisogna assolutamente isolare questo cancro dalla parte sana del nostro Paese”.
Molto importante è stato il contributo della Fondazione Provincia di Lecco. “Restituiamo alla città un bene destinato agli anziani – spiega Mario Romano Negri, presidente della fondazione –, ma spero che anche i giovani lo frequentino. Ora la comunità deve mantenere la struttura e questo posto deve instillare in tutti i frequentatori il seme della legalità”.
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