IL RICORDO DI GINO COLOMBO,
“SINDACO DI PARÈ” SCOMPARSO OGGI A VALMADRERA

Colombo VirginioVALMADRERA – E’ scomparso questa mattina, all’età di 82 anni, Virginio Colombo, da tutti conosciuto come “Gino il Sindaco di Parè”, per il suo attaccamento per la frazione a lago di Valmadrera.

I funerali si svolgeranno giovedì alle 10 presso la Chiesa dello Spirito Santo.

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Di seguito, il ricordo dell’assessore Antonio Rusconi, già sindaco di Valmadrera:

Il cammino su questa terra di Virginio “Gino” Colombo si è concluso oggi.
Ma non sarà facile, per quanti lo hanno conosciuto e amato, dimenticare l’amore e la passione che ha condiviso per il suo paese, la sua comunità civile e religiosa e soprattutto per la sua Parè, tanto che, quando mi sono affacciato alla vita amministrativa di Valmadrera a metà degli anni ’80, da tutti era chiamato il “Sindaco di Parè”, appellativo per nulla ironico, quasi a sottolineare che Gino, quando veniva in Comune per parlare di questo o quel problema nella frazione, non rappresentava solo se stesso.

Prima nel comitato per la costruzione della nuova chiesa di Parè, poi Consigliere di quartiere, fino ad essere uno dei fondatori dell’associazione “Amici di Parè”, è sempre stato un cittadino attivo e chi ha rivestito ruoli istituzionali in Amministrazione ricorda con quanta discrezione, ma altrettanta scrupolosità, ha salito prima le scale del vecchio Municipio e poi del nuovo Palazzo comunale per segnalare un marciapiede da sistemare, un problema su cui intervenire, una persona da aiutare.

Due anni fa, solo dopo molta insistenza, Gino si lasciò convincere a “farsi registrare” in una lunga intervista: dai tempi in cui i suoi genitori erano custodi di Villa Butti, poi “Villa Giulia (o ristorante “Al Terrazzo”), alla bonifica della zona paludosa a lago: era stata la sua testimonianza, quasi una consegna a noi, alle nuove generazioni, per non dimenticare la storia di un territorio.

Uomo di poche parole, che ben conosceva che si insegna di più con la vita che con i discorsi, solo in quella circostanza aveva capito che quella “storia” di Parè doveva essere conservata.

Per me è stato un maestro, non di politica, ma di umanità, di capacità di stare in modo semplice in mezzo alla tua gente; persona di una fede profonda, praticata con quotidianità e mai esibita, ha vissuto accanto alla moglie gli ultimi mesi di sofferenza.

Con lui se ne va un pezzo della Valmadrera che fu, delle persone a cui bastava una stretta di mano per mettersi d’accordo, della Valmadrera in cui – fino a ieri – c’era anche Gino e forse oggi ci sentiamo un po’ più soli.

Antonio Rusconi