IL RISCATTO/STASERA IN SCENA
LA PROPOSTA DEL DECANATO
SULL’UMANITÀ IN CAMMINO

2016 Mohamed Ba definitiva_1 aprile teatroLECCO – Il decanato di Lecco – insieme ad altre realtà del territorio fra cui ACLI, Agesc, Azione cattolica, Caritas decanale, Centro Cult. Manzoni, Centro Cult. S. Nicolò, CIF, COE, Commissione Famiglia decanale, Fisp, Les Cultures, MEIC, Pax Christi, Rinascita Cristiana – ha organizzato per venerdì 1 aprile la rappresentazione dello spettacolo “Riscatto” alle 21 presso l’Auditorium della Casa dell’Economia in Via Tonale a Lecco.

L’incontro si inserisce nel ciclo di due appuntamenti dal titolo “Umanità in cammino”, sul tema dell’immigrazione. “Riscatto” invita a cogliere l’occasione che ci offre la povertà per un vero e proprio ripensamento del nostro essere, per nulla impermeabile alle contaminazioni e al dialogo con il diverso. Si tratta di uno spettacolo che porta a toccare con mano tutto quello che bisognerebbe sapere del fenomeno migratorio, rispondendo a qualcuno dei mille interrogativi che abbiamo e rovesciando i pregiudizi e i preconcetti che a volte permeano le nostre città.

Mohamed Ba, autore e attore, ci ricorda che il mondo è una “patria comune”, così come la terra che calpestiamo, e tenta di risvegliare noi tutti da una “rassegnazione disperata” che non ha portato a nulla, se non ad una completa asetticità dell’anima, rendendoci impassibili e cinicamente indifferenti di fronte al dramma migratorio. Se anche le vittime del mare diventano notizie banali su cui è sufficiente spendere due parole di solidarietà anziché intervenire con decisione, capiamo come proprio l’indifferenza sia diventata la vera patologia del nostro tempo.

È necessario sforzarsi per non banalizzare il problema, cercando di risolvere questa crisi umanitaria epocale attraverso la collaborazione internazionale, riprendendo quei concetti di “bene comune” e “solidarietà” che la nostra Europa sembra aver dimenticato. La riscoperta di una responsabilità civica e della capacità di indignarsi di fronte alle ingiustizie del nostro tempo è condizione essenziale per il superamento dello stato anomalo di apatia patologica che contraddistingue la società contemporanea. Il lavoro di educatore e di mediatore culturale, oltre a quello di drammaturgo e attore, è per Mohamed Ba il modo per cercare di “costruire un ponte fra diverse culture, per una rifondazione della nostra forma mentis,  che metta al centro l’uomo a prescindere dalla sua razza, dalla sua provenienza, dal suo credo religioso”.