IL TRICOLORE COMPIE 220 ANNI
E LECCO LO FESTEGGIA,
NEL RICORDO DI PINO GALBANI

Angelo De Battista_Anpi_festa tricolore2017LECCO – “Era un uomo aperto e unitario, non era un uomo di parte, ma prendeva parte, anche su questioni come la patria e la bandiera” queste parole, che Angelo De Battista dell’Anpi ha scelto per ricordare Pino Galbani, danno la cifra di quella che è stata la cerimonia con cui questa sera al Planetario la città di Lecco ha celebrato il 220° anniversario del Tricolore, dedicando questa ricorrenza a Pino Galbani, scomparso lo scorso 25 dicembre.

Dopo i saluti del prevosto Franco Cecchin e del padrone di casa Mauro Rossetto, è stata Liliana Baccari, il prefetto, a prendere la parola: “Quale migliore occasione per ricordare Pino? Nella nostra bandiera, nata nel 1797, si riflette la storia dell’intera comunità, sia nelle sue pagine oscure sia in quelle raggianti. Il Tricolore è l’insegna di un popolo unito che per troppo tempo si è sentito debole perché diviso; i nostri padri nel suo nome hanno versato il loro sangue per l’unità, la democrazia e la libertà del nostro paese e per questo suo significato intrinseco noi gli rendiamo onore. Ed è con questi sentimenti che onoriamo altresì Pino e continuiamo il percorso da lui intrapreso per tenere vivo il ricordo di quelle pagine della nostra storia”.

pino galbani 2

francesca bonacina_festa tricolore2017Un messaggio civico quello di Francesca Bonacina, rappresentante questa sera del sindaco e di tutta la giunta, “Qui oggi sono rappresentate realtà molto importanti – presenti infatti autorità civili e politiche di tutte i livelli e i delegati delle associazioni cittadine – per festeggiare una ricorrenza che può sembrare un fatto scontato e dato una volta per tutte, ma così non è. Il Tricolore contiene un messaggio che va sempre di nuovo testimoniato e portato avanti, così come ha fatto Pino Galbani e come dobbiamo fare noi adesso, ognuno con il nostro ruolo. Che questa sia una festa di unità e speranza per tutti”. È con il riferimento alla Costituzione che Filippo Di Lelio di Assofinanzieri ricorda come il “Tricolore è simbolo della patria e del nostro lavoro, ma soprattutto di un’Italia che dopo tante vicissitudini ha sempre saputo risorgere. Con questo spirito ci inchiniamo davanti alla scomparsa di un grande lecchese”. A chiudere la cerimonia è il già citato Di Battista: “L’idea di bandiera e di patria a cui Pino era legato è quella enunciata dall’articolo 11 della carta costituzionaleL’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo. – Entro questo orizzonte si è mosso Pino, quello della repubblica, del lavoro, della partecipazione, della fratellanza dei popoli, della cooperazione e della pace. E dalla tremenda vicenda che ha vissuto, ne è uscito con l’idea che questi sono gli strumenti per salvare il mondo”.

Manuela Valsecchi