IMMIGRAZIONE CLANDESTINA/MATRIMONI FITTIZI CON CINESI: DUE CONDANNE

CALOLZIOCORTE – Matrimoni fittizi con cinesi, due condanne e un non luogo a procedere nei confronti dei lecchesi a processo con l’accusa di immigrazione clandestina. All’associazione con al vertice tre cittadini cinesi sono stati contestati una trentina di episodi tra il 2012 e il 2015. Il giro di matrimoni fittizi prevedeva un prontuario che arrivava fino a 10mila euro per le nozze, con un meccanismo semplice: favorivano l’ingresso o la permanenza in Italia di cinesi con permessi di soggiorno e matrimoni con cittadini italiani compiacenti che consentivano l’acquisizione del permesso.

L’inchiesta condotta dalla Procura di Milano ha ricostruito i vari episodi, con riti celebrati a Calolziocorte e Olginate, oltre che a Milano e in Cina. Grazie alle indagini portate avanti anche dalla Squadra Mobile di Lecco, sono stati individuati gli appartenenti all’associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: una quindicina di persone fra cinesi e italiani (di cui tre lecchesi, uno residente a Valmadrera e due tra Calolzio e Olginate).

Oggi, al tribunale di Milano, si è concluso il processo: per il valmadrerese è stato disposto il non luogo a procedere (essendo prescritto il reato), mentre Michela M. è stata condannata a quattro anni di carcere e Marco S. a sette anni.

I cinesi a capo dell’organizzazione, residenti a Milano, sono stati condannati a una pena di sette anni.

A.Pa.