IN MORTE DI MARIO MOSCHETTI: DA UN’AMICA “ODE A UN GUERRIERO”

Moschetti si nasce, Moschetti poi però si diventa.

Tu, da esperto moschettiere, ti muovevi tra sciabola e fioretto, le tue parole potevano accarezzare, potevano colpire, potevano fare male.

Lo  sapevi e modulavi  le frasi a seconda degli eventi, degli interlocutori, dei sentimenti, delle emozioni.

Come poter dimenticare i tuoi insulti sanguigni, i tuoi sguardi fulminanti e, dopo  aver borbottato qualcosa, l’apertura in un sorriso.

Eri giullare ed eri re. Potevamo ridere a crepapelle per le tue battute improvvise e imprevedibili e al tempo stesso rispettarti per la tua competenza, spesso al servizio delle Istituzioni, degli amici, di chi ne aveva bisogno.

Eri un generoso in tutto, sapevi essere un vero signore in ogni occasione.

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