INDUSTRIA LECCHESE, CONTINUA
IL MOMENTO POSITIVO: PRODUZIONE +4,5%, ORDINI +5,1

grafico economiaLECCO – Secondo i dati dell’analisi congiunturale realizzata da Unioncamere Lombardia in collaborazione con gli Uffici Studi delle Camere di Commercio lombarde [1], anche il secondo trimestre del 2014 si è chiuso con dati molto positivi per le imprese industriali lecchesi: le variazioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente di produzione, ordini e fatturato sono tutte positive (rispettivamente +4,5%, +5,1% e +3,2%, nonostante un calo dell’1% del fatturato estero). Nei primi sei mesi di quest’anno la variazione media per tutti e tre gli indicatori si è attestata intorno ai 3,5 punti percentuali (cfr. ALLEGATO STATISTICO).

Rallenta, invece, il comparto artigiano che, dopo un primo trimestre positivo (produzione, +1,9%, ordini, +1,6%, fatturato, +0,6%), nel periodo aprile-giugno evidenzia variazioni tendenziali pressoché nulle per produzione e fatturato (entrambi +0,1%) e addirittura negative per gli ordini (-0,6%). Pertanto la variazione media dei primi sei mesi del 2014 è stata inferiore all’1% per tutti e gli indicatori.

Valassi“Dopo un 2013 molto difficile per le nostre imprese, che hanno dovuto muoversi in uno scenario con incertezze, forte competizione internazionale e continui mutamenti economici, purtroppo a metà 2014 abbiamo la consapevolezza di non essere ancora fuori dalla crisi, sottolinea il Presidente dell’Ente Camerale Vico Valassi. Tuttavia il sistema territoriale lecchese è solido e dinamico; il tessuto e la capacità di intrapresa non sono venuti meno; c’è ancora fiducia nelle proprie capacità”.

“Punto forte delle imprese manifatturiere lecchesi è da sempre l’internazionalizzazione, prosegue il Presidente Valassi: “Come emerge dai dati presentati nella XII Giornata dell’Economia, sui 3,72 miliardi di Euro di merci esportate da Lecco nel 2013, ben il 37,3% proviene dalla metallurgia (1,39 miliardi, +2,5%); il 26,1% dai macchinari (971 milioni, +10,9%); il 6,4% dal tessile (239 milioni, +2,3%). Per quanto riguarda i mercati di sbocco, la Germania si conferma partner privilegiato con il 22,3% dell’export totale lecchese (+6,4%), seguita da Francia (13%), Regno Unito (6,1%,), USA (4,6%). Buone notizie da alcuni mercati extra-europei: Singapore (+199,6%); Messico (+108,4%); Cina (+83,4%); Corea del Sud (+76,4%). Questo processo di apertura di canali commerciali con aree dinamiche e in crescita deve consolidarsi: anche progetti emblematici del territorio che partono dall’investimento sul capitale umano (quale ‘Formare ingegneri stranieri’) devono diventare ‘buone pratiche’ da utilizzare come leva strategica per l’internazionalizzazione delle aziende lecchesi”.

A Lecco, il numero di ore di cassa integrazione guadagni ordinaria autorizzate nel 1° semestre 2014 è calato rispetto allo stesso periodo del 2013 (da oltre 5,4 milioni a circa 2,9 milioni di ore:-47,2%; Lombardia -26,6%; Italia -28,5%). Viceversa crescono sia la cassa straordinaria (+42,6%;  4,4 milioni di ore autorizzate nel primo semestre di quest’anno contro 3,1 milioni dei primi sei mesi del 2013[2]) che la CIG in deroga (da circa 430.000 ore autorizzate nei primi sei mesi dello scorso anno a 980.000 dello stesso periodo del 2014, ovvero +129,1%, contro il +90,8% lombardo e il ì-16,7% nazionale). Per Lecco le ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate dall’INPS nel primo semestre 2014 sono calate del 7,7% attestandosi a quasi 8,3 milioni (in Lombardia c’è stato un aumento del 9,4%, mentre a livello nazionale il calo è stato del- 4,7%).

Il Presidente Valassi conclude: “Come è emerso dall’indagine svolta dall’Osservatorio Economico della Camera di Lecco in collaborazione con ISPO Ricerche, presentata lo scorso 25 luglio, per mantenere e consolidare questi segnali di ripresa della nostra economia occorre che gli istituti finanziari prestino attenzione e sostegno alle nostre imprese, investendo con fiducia e guardando oltre i rigidi parametri del rating. Il sistema delle Istituzioni, delle Autonomie, dell’Università, della formazione in generale, deve creare le condizioni e ‘giocare di squadra’ affinché il territorio rimanga luogo di produzione di beni e servizi e sappia aprirsi alle dinamiche di relazioni e rapporti con altre culture, dimensioni, identità, non assumendo un atteggiamento di ‘chiusura’. Inoltre è fondamentale che le scelte comunitarie, nazionali e locali puntino ad un piano che guardi ai giovani, alla formazione, all’aggiornamento continuo delle risorse umane.

 

SETTORE INDUSTRIA

Come detto, tutti i principali indicatori evidenziano una variazione tendenziale [3] positiva (produzione +4,5% a Lecco e +1,5% in Lombardia; ordini rispettivamente +5,1% e +2,3%; fatturato +3,2% a Lecco e +3,3% a livello regionale). Tornano positivi anche  fatturato e ordini interni (+5,8% a Lecco e +2,2% a livello regionale il fatturato; +0,6% a Lecco e +8% in Lombardia gli ordini). L’occupazione a Lecco rimane pressoché invariata rispetto al 1° trimestre 2014 sia a Lecco che in Lombardia (entrambe +0,2%).

Nella nostra provincia solo i settori “tessile” (-5,7%) e “alimentare” (-0,4%) evidenziano un calo  della produzione rispetto al 2° trimestre 2013; viceversa segnalano aumenti soprattutto l’“abbigliamento” (+13%), il “legno mobilio” (+12,6%) e i “minerali non metalliferi” (+12,1%).

A livello regionale i tre settori che hanno evidenziato il maggior incremento della produzione sono: la “siderugia”, i “mezzi di trasporto” e gli “alimentari” (rispettivamente +8,3%, +2,8% e +1,9%); diminuisce la produzione soprattutto dei “minerali non metalliferi” (-3%), dell’“abbigliamento” (-0,8%) e della “chimica” (-0,3%).

SETTORE ARTIGIANATO

A livello tendenziale la produzione e il fatturato del comparto artigiano mostrano una sostanziale stabilità rispetto al dato del 2° trimestre 2012 (entrambi +0,1%), mentre gli ordini calano dello 0,6%. Quindi per tutti e tre gli indicatori si registra un rallentamento rispetto alla scorsa indagine (la variazione tendenziale della produzione nel primo trimestre 2014 si era attestata a +1,9%; quella degli ordini all’1,6%; quella del fatturato al +0,6%). Anche a livello regionale si nota un rallentamento; infatti le variazioni tendenziali del 2° trimestre 2014 si sono attestate al +0,4% per la produzione (contro il +1,7% della scorsa indagine) e al +0,3% per il fatturato (contro il +3,7%). Gli ordini sono rimasti invariati (contro il +0,8% precedente). Stabile l’andamento dell’occupazione in Lombardia (-0,1% rispetto a fine marzo 2014), mentre a Lecco si registra una crescita (+0,8%).

Evidenziano incrementi di produzione soprattutto la “siderurgia” (+13,1%), il tessile” (+8,4%) e i minerali non metalliferi” (+2%); viceversa la produzione diminuisce in particolare nell’“abbigliamento” (-6%), negli “alimentari” (-5,1%) e nel “legno mobilio” (-2,2%).

In Lombardia mostrano incrementi della produzione il “tessile” (+3,4%), la “meccanica” (+1,7%) e il “legno-mobilio (+0,9%); viceversa i settori maggiormente in difficoltà sono: le “pelli calzature” (-4,8%),  i “minerali non metalliferi” (-3,9%), l’“abbigliamento” (-2,5%).

SETTORE COMMERCIO E SERVIZI

Per quanto riguarda il commercio, anche nel secondo trimestre 2014 tutte le province lombarde, tranne Brescia e Milano, evidenziano una diminuzione tendenziale del volume d’affari (Lecco0,6% contro il -2,1% del 1° trimestre;  Lombardia -1,3%, contro il -0,7% dell’indagine precedente).  Negativo anche il saldo tra coloro che dichiarano un aumento e un calo degli ordini a fornitori (Lecco -41,7%, a fronte del  -38,7% regionale). Rispetto al 2° trimestre 2013, cala dell’1,7% l’occupazione (contro il -2,7% regionale).

Per quanto riguarda i servizi, nel secondo trimestre 2014 la provincia di Lecco ha visto un calo tendenziale del volume d’affari (-0,8% contro il +1,8% regionale; nel trimestre precedente le variazioni erano state rispettivamente -2% e +1,7%). Rispetto al 2° trimestre 2013, a Lecco l’occupazione cresce dell’1,7% (contro il +1% a livello regionale).

 

LE ASPETTATIVE DELLE IMPRESE LECCHESI PER IL 3° TRIMESTRE 2014

Anche a causa delle ferie in arrivo, peggiorano le previsioni sulla produzione industriale del prossimo trimestre: il saldo tra gli imprenditori lecchesi ottimisti e quelli pessimisti passa dal +28,8% della scorsa indagine all’attuale +2,4%. Anche le aspettative per la domanda estera e interna segnano un peggioramento (per la prima il saldo passa da +36,1% a +7,6%; per la domanda interna il saldo passa da +21,3% a -13,1%). Peggiorano anche le aspettative sull’occupazione (il saldo passa da +13,8% a +3,6%) e quelle relative al fatturato (da +38,8% a +3,6%).

Per quanto riguarda le previsioni del comparto artigiano aumentano i saldi negativi tra ottimisti e pessimisti relativi alla produzione (da -2,5% a -26,6%), alla domanda estera (da +2,9% a -2,3%), al fatturato (da -5,1% a -26,8%) e all’occupazione (da -1,3% a -8,4%). Peggiorano anche le aspettative sulla domanda interna: il saldo tra ottimisti e pessimisti passa da +2,9% a -33,7%.

Trend negativo anche per le previsioni del settore commercio, sia con riferimento all’occupazione che al volume d’affari: per la prima il saldo tra ottimisti e pessimisti si attesta al -12,5% (era -8,9% nel primo trimestre), mentre per il secondo il saldo passa da -13,6% a -27,1%.

Viceversa, migliorano le aspettative degli imprenditori del comparto dei servizi: con riferimento all’occupazione il saldo tra ottimisti e pessimisti  passa da -11,9% a -4,7%, mentre per il volume d’affari da -9,4% della scorsa indagine all’attuale -4,7%.


[1] Per la provincia di Lecco sono state intervistate  84 imprese industriali,  98 artigiane,  48 del commercio e  107 dei servizi.

[2] Nel primo semestre 2014 le ore di cassa integrazione straordinaria tornano a crescere anche in Lombardia e in Italia, rispettivamente del 26,1% e del 20,1%.

[3] Cioè rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.

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> ALLEGATO STATISTICO
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