INFLAZIONE, A LECCO SEGNALI
DI RIPRESA: +0,4 SU GENNAIO (+0,1% SU FEBBRAIO 2014)

mercatoLECCO – Nel mese febbraio si registra segno più sia della variazione annuale (+0,1%) che per quella mensile (+0,4%), quest’ultimo valore conferma ancora per un mese l’alternanza di segno registrata negli ultimi sei mesi e per ogni mese.
A livello nazionale la variazione annuale è ancora negativa (-0,1%); ma è anche vero che nel 2014 la stessa è stata solo per due mesi negativa, a differenza di quella locale che ha registrato per gran parte dell’anno variazioni negative.Nonostante questa alternanza di segni tra le variazioni locali e nazionali, il differenziale tra i due indici (NIC Lecco 106,3 e Nic nazionale 107,2) è, come per il mese scorso, pari a 0,9 e si riduce rispetto a quello di un anno fa (1,1%).Il confronto con le altre città lombarde (solo quelle che fanno anticipazione e di cui si conoscono le variazioni) evidenzia valori della variazione annuale in aumento rispetto a quelli dei mesi scorsi. Solo Como e Cremona registrano un valore negativo per 2 decimi di punto. Le variazioni mensili sono tutte in territorio positivo e intorno allo 0,5%; il valore più alto è assunto da Cremona con un dato pari allo 0,8%.Di seguito viene riportato un breve commento sulle variazioni degli indici dei prezzi al consumo, registrate nel territorio locale, con riferimento al mese di Febbraio 2015.

Questi i prodotti, a rilevazione locale e non centralizzata, che hanno avuto le peggiori variazioni e quelli che hanno registrato, invece, le migliori diminuzioni di prezzo rispetto al mese precedente:

I PEGGIORI TRE                                                         

LAVAGGIO PIUMONE LETTO

+ 14,8%

ROSA

+ 11,4%

ACQUA POTABILE –TARIFFE

 + 8,9%

 

I PEGGIORI TRE (ortofrutta+ittici)

ZUCCHINE

+ 41,2%

ANANAS

+ 10,4%

SPINACI

+ 9,9%

 

I MIGLIORI TRE                                                         

BAMBOLA

– 8,3%

NOLEGGIO MEZZI TRASP

– 7,3%

TUTA GINNASTICA UOMO

– 6,8%

 

I MIGLIORI TRE (ortofrutta+ittici)

CARCIOFI

– 18,1%

CAVOLI BROCCOLI

– 14,2%

BROCCOLETTI

–  8,7%


CARBURANTI X AUTOTRAZIONE

GASOLIO PER AUTO

+ 0,4%

BENZINA VERDE

+ 0,2%

GAS GPL

– 1,2%

In dettaglio, l’analisi per capitoli suggerisce le seguenti considerazioni (in parentesi sono indicate la variazione congiunturale e la variazione tendenziale dell’indice dell’intera divisione di spesa):

Alimentari e bevande analcoliche (+0,8%; +1,4%). Decisa variazione di segno più per la divisione in oggetto che registra una variazione tendenziale di un punto e mezzo. L’indice locale (base 2010) della divisione si attesta a 111,7; quello nazionale invece è pari a 109,2; la forbice tra i due indici si continua ad allargare e sta per raggiungere i tre punti percentuali.

 

La classe “pane e cereali” dopo l’incremento del mese di gennaio rileva una modesta contrazione dell’indice (-0,1%). C’è parità tra i prodotti che registrano variazioni in aumento e quelli in diminuzione; le intensità di aumento sono maggiori rispetto a quelle di segno meno, ma legate a prodotti che hanno complessivamente un minor peso nel calcolo dell’indice (segno più per cereali biologici e per colazione, biscotti senza glutine, pasta di semola di grano duro segno meno per farina di frumento, pane a fette, merenda preconfezionata, e crakers).

 

La classe delle “carni” registra ancora una diminuzione (-0,5%) e il recupero registrato nell’ultimo trimestre del 2014 sembra essersi arrestato per fare marcia indietro. Aumenta leggermente la carne di bovino adulto secondo taglio e diminuiscono in maniera più marcata: la carne fresca suina senz’osso e con osso; il coniglio; la carne ovina o caprina, il petto di pollo e pollo fresco e qualche salume in confezione.

 

I prodotti della classe “latte, formaggi e uova” (+0,4%) evidenziano le variazioni in aumento di molteplici prodotti, meno i prodotti in diminuzione.

 

Nella classe “olii e grassi” dopo importanti variazioni di segno meno registrate nei mesi del 2014, si registra nel mese di febbraio un consistente aumento (+2%) già anticipato da un primo timido segnale di segno più registrato a gennaio.  Aumentano sia l’olio di oliva che quello extra vergine di oliva (indici di prodotto a base dicembre 2014 pari a     rispettivamente 102,6 e 105,2).

 

Segno più per la classe “zucchero e confetture, cioccolato e dolciumi” (+0,8%). Aumentano miele, crema da spalmare e gelati multipack e diminuisce leggermente l’ovetto di cioccolata.

 

Ancora una variazione in aumento della classe “caffè, te’ e cacao” (+0,2%). Aumenta il caffè tostato e diminuisce il cacao.

 

La “Frutta” registra una variazione di segno più di oltre due punti percentuali, ancora insufficiente a recuperare la forte   contrazione registrata nel corso del 2014 già in parte recuperata negli ultimi mesi dell’anno; da gennaio 2014 l’indice della classe ha subito una diminuzione di oltre due punti. Nel dettaglio dei prodotti rilevati emerge l’aumento di ananas, clementine, pere e arance, a fronte della diminuzione di limoni e mandarini. I prodotti appartenenti alla classe “Vegetali” segnano anche in questo mese un aumento di 5 punti che intensifica ulteriormente il recupero dei prezzi. Tutti i prodotti “freschi” della classe evidenziano forti variazioni di prezzo (per la maggior parte di segno più), soli i “confezionati” risultano abbastanza stabili. Le dinamiche di prezzo sono da imputare a fattori stagionali. Ancora forte l’aumento delle zucchine (già in rapida ascesa nel mese di gennaio)  da imputare alla scarsa produzione delle stesse.

 

Si riduce l’aumento registrato a gennaio dei “prodotti ittici”, che nel mese in oggetto registrano una contrazione di circa un punto percentuale. La variazione è da imputare esclusivamente al pesce fresco di mare di pescata in quanto è l’unico prodotto che segna un calo di quasi 5 punti percentuali, tutti gli altri prodotti sono stabili o leggermente in aumento.

 

Per la classe “Acque minerali, bevande analcoliche” si segnala un leggerissimo incremento dell’indice (+0,1%). Diminuisce bevanda gassata al gusto di cola e succo di frutta, aumenta acqua minerale e integratore energetico.
L’indice della classe “Prodotti alimentari n.c.a.” segna una contrazione di due decimi di punto. Variazioni di prezzo registrate nei prodotti surgelati.

 

Bevande alcoliche e tabacchi (+2,5%; +2,4%). E’ la divisione che registra la più alta variazione congiunturale e la stessa è da imputare quasi esclusivamente alla classe dei “tabacchi” che segnano una variazione in aumento del 4%, l’aumento più consistente riguarda le sigarette, più contenuto quello si sigari e altri tabacchi. Ancora un aumento per la classe degli “alcolici” che segnano una variazione in aumento di 4 decimi di punto da imputare a tutti i prodotti in generale e per le “birre” che riconfermano la tendenza all’aumento registrata nei mesi precedenti (+0,4%), (aumenta la birra di marca estera, diminuisce quella di marca nazionale e risulta stabile la birra analcolica).  L’unica classe di segno meno è quella dei “vini” (-0,1%) già in contrazione nel mese di gennaio.

 

Abbigliamento e calzature (- 0.1%; +3,1%). Leggera flessione per la divisione in esame, in attesa di rilevare le nuove collezioni a partire dal mese prossimo. Per gli “indumenti” gran parte dei prodotti non hanno subito alcuna variazione di prezzo (solo 3 rilevati con segno meno). Nessuna movimentazione per la classe “scarpe ed altre calzature” e per tutti i prodotti appartenenti alla stessa e per i “Servizi di lavanderia, riparazione e noleggio abiti”. Variazione di segno più per “Altri articoli di abbigliamento e accessori” (+1,8%) dove si rileva l’aumento della cravatta.

 

Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (0,4%; -2,7%). Variazione di segno più per la divisione in oggetto. Si segnala l’aumento del canone di affitto di abitazioni di enti pubblici, ma la diminuzione delle spese condominiali.  Nella classe “Prodotti per la riparazione e la manutenzione della casa” (+0,6%) aumenta la pittura per interni.  Nelle varie utenze/tariffe si rileva il consistente aumento per la fornitura di acqua potabile. Diminuisce il gas in bombole e il gasolio da riscaldamento; aumenta il combustibile solido.

 

Mobili, articoli di arredamento, servizi per la casa (+0,4%; +0,8%).  Ancora una variazione di segno più, anche se modesta. Nella classe “mobili e arredi”  si segnala l’aumento del mobile da bagno, dello specchio da bagno e della lampada da tavolo. Leggera variazione in aumento per “Articoli tessili per la casa” (+0,2%); e un po più ampia per “Grandi apparecchi domestici elettrici e non” (in aumento lavatrice, frigo frizer, lavastoviglie e climatizzatore). In espansione anche i prezzi della classe “Cristalleria, stoviglie e utensili domestici” (+0,3%) e quelli della classe  “beni non durevoli per la casa” (+0,5%) (in aumento il rotolo di carta da cucina, l’insetticida, il lucido per le scarpe e il detersivo per stoviglie a mano, in calo il detersivo per lavastoviglie e l’ammorbidente). Forte contrazione per la  classe “piccoli elettrodomestici” (-2,7%) interessata al calo di ferro da stiro e della macchina per caffè in cialde o capsule.  Nella classe “piccoli utensili ed accessori vari” si evidenzia il calo della lampadina a risparmio energetico e della presa corrente, a fronte dell’aumento della multipresa. Nei “servizi per a pulizia e la manutenzione della casa” che registrano un aumento di circa un punto percentuale c’è da segnalare il forte aumento del lavaggio del piumone letto (il prezzo rilevato in precedenza era in promozione da parecchi mesi interrotta nel mese di febbraio).

 

Servizi sanitari e spese per la salute (+ 0.1%; + 2.0%). Divisione in leggero aumento. Nella classe “prodotti farmaceutici” (+0,1%) aumentano i medicinali di fascia C, ma diminuiscono quelli di fascia A. Aumento di circa mezzo punto percentuale della classe “Altri prodotti medicali” e più contenuto per “Attrezzature e apparecchi terapeutici”. Stabili i  “Servizi medici”; i “servizi paramedici” e “servizi ospedalieri”.

 

Trasporti (+0,8%; -2,9%). Dopo il forte calo  registrato a gennaio, la variazione della divisione si piazza in territorio positivo, ma la variazione annuale permane di segno meno ed è quella che registra la maggiore intensità. L’aumento è da imputare principalmente al trasporto aereo, ma inizia ad emergere la variazione di segno più dei carburanti, diminuiti in maniera consistente nel corso del 2014. In dettaglio la divisione presenta sul fronte dei mezzi di trasporto: stabilità per “Automobili”; variazione leggermente positiva per “motocicli e ciclomotori” e abbastanza sostenuta per  “Biciclette”.  Aumenta la classe dei “pezzi di ricambio e accessori mezzi di trasporto privati” e quella della “manutenzione e riparazione mezzi di trasporto privati” (+0,6% e +0,4% rispettivamente). Variazione modesta, ma di segno più per i “carburanti” (+0,2%%), di seguito le variazioni registrate: benzina verde +0,2%; gasolio per auto +0,4%; e gas GPL -1,2%; stabile il gas metano per autotrazione.

Fattori di carattere stagionale contribuiscono a spiegare le variazioni di prezzo del “trasporto aereo passeggeri” e del “trasporto marittimo per vie d’acqua interne” (rispettivamente +9,7 e +2,1%). Aumento anche per la classe “Trasporto passeggeri su rotaia” (+1,7%); l’aumento interessa sia i treni regionali che quelli nazionali, per i primi si tratta dell’aggiornamento a rialzo del prezzo in Regione Lombardia, per i secondi l’aumento è da imputare alla minore disponibilità di offerte combinato all’aumento dei prezzi dei servizi su alcune tratte.  Negli “altri servizi relativi ai mezzi di trasporto privati” si segnala la diminuzione del noleggio dei mezzi di trasporto che brucia l’aumento registrato a gennaio e anzi riduce il prezzo base di dicembre 2014.

Comunicazioni (-0,1%; -2,0%).  Unica variazione congiunturale con segno meno, solo lo scorso mese ha registrato un leggero incremento. Ancora negativa la variazione annuale, l’indice a base 2010 della divisione si attesta a 82,7 e pertanto il calo registrato in questi 4 anno è quasi del 20%.  I “servizi postali” dopo l’aumento del mese di gennaio risultano stabili; così pure i “servizi di telefonia e di telefax”.  La classe degli “apparecchi telefonici e telefax” diminuisce  leggermente (-0,1%); aumentano gli smartphone e diminuiscono gli apparecchi per la telefonia fissa e i telefoni cellulari.

 

Ricreazione, spettacoli, cultura (+0,3%; nulla). Aumento di  tre decimi di punto per la divisione in oggetto.  In aumento gli “articoli di giardinaggio, fiori e piante” (+1,5%) già in aumento nel mese di gennaio.  Aumento per “Apparecchi fotografici” (+1,1%) a causa della variazione di segno più della macchina fotografica digitale e della videocamera; aumento anche per gli “Apparecchi per il trattamento dell’informazione” (+0,5%) dove registrano segno più: notebook, stampante e monitor LCD e segno meno: computer desktop e Tablet PC. Nella classe “giornali e periodici” si evidenzia l’aumento di circa un punto dei periodici e con quello di minore intensità dei quotidiani. Segno più anche per i “pacchetti vacanza” la cui variazione è da imputare in particolar modo a quelli nazionali e soprattutto alle proposte di soggiorno in località di montagna. Stessa motivazione per l’aumento degli impianti d risalita (già aumentati a gennaio) la cui variazione cumulata da inizio anno è pari al 10%.

Diminuiscono i prezzi degli “apparecchi di ricezione, registrazione e riproduzione suoni e immagini” e la  variazione è da imputare a e-book readers e diminuzione anche per i “supporti di registrazione” (-3,7%). Nella classe dei “libri” si segnala la diminuzione di quelli di narrativa dell’e-book download.

 

Istruzione (nulla; +1,3%). Nessuna variazione dei prodotti rilevati appartenenti alla divisione in oggetto.

 

– Servizi ricettivi e di ristorazione (+0,2%; +0,3%). Ancora un leggero aumento congiunturale da imputare ai  “Servizi di alloggio” (+1%); aumentano la camera di albergo e il bed and breakfast e diminuiscono gli agriturismi e i campeggi.  Leggera flessione per la classe “Bar, ristoranti e simili” (-0,1%) e stabile la classe “mense”.

 

Altri beni e servizi (nulla; +1,2%).  Variazione di segno più per la divisione in oggetto. La classe “servizi di parrucchiere e trattamenti di bellezza” registrano un aumento di tre decimi di punto da imputare al taglio capelli uomo e alla tintura capelli. Gli “apparecchi elettrici per la cura della persona” a fronte del calo degli “altri apparecchi non elettrici, articoli e prodotti per la cura della persona” (-0,2%) dove, però, i prodotti di segno più superano quelli con segno meno. Forte variazione di segno più per “Gioielleria ed orologeria” (+1,7%), già in aumento da qualche mese; la fede in oro appartenente alla classe registra un aumento di quasi 5 punti da inizio anno. Nella classe “assicurazione sui mezzi di trasporto” segno alterni per quella moto che aumenta, e quella auto, che, invece, diminuisce.

 

 

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