INTERVISTA/CORRADO VALSECCHI:
“LA RIORGANIZZAZIONE È GIUSTA
E IN COMUNE NON C’È MALUMORE”

Corrado Valsecchi assessore 5LECCO – Corrado Valsecchi non ci sta. E ribatte alle dichiarazioni contenute nel comunicato dei sindacati inviato ieri alla stampa sulla riorganizzazione in Comune a Lecco. “Ciò che è stato detto non è condiviso dall’Amministrazione. Non ci si può scatenare contro la riorganizzazione a pochi giorni dal riordino” afferma l’assessore al Personale.

La vicenda del ruolo del comandate della polizia locale Franco Morizio sarebbe grave se fosse confermata.
“Abbiamo lavorato a stretto contatto con la segreteria generale. Se alla fine abbiamo avuto semaforo verde per la sua posizione significa che è tutto in regola. Ci ha dato assistenza di carattere tecnico-giuridico e giustamente ci fidiamo. Non penso proprio che sarà come dicono i sindacati, ma se ci dovessero essere errori sicuramente li correggeremo”.

Com’è la situazione negli uffici di Palazzo Bovara? I sindacati dicono che regna il malumore.
“Non ci sono 70 richieste di mobilità come dice spesso Marco Paleari della Cgil, ma poco più di venti. Inoltre abbiamo lavorato mesi senza posizioni organizzative e direzioni di servizio, però non mi sembra che la macchina abbia funzionato male. Ora siamo al completo e possiamo lavorare. Certo, nella fase iniziale i mal di pancia si sprecano, ma quando termina il rodaggio e inizia la fase di consolidamento le cose cambiano. Diamo tempo anche ai nuovi dirigenti”.

A furia di dare tempo però ci sono voluti nove mesi per la completare la riorganizzazione.
“Non si può dire che il progetto sia stato lento: nove mesi rappresentano una tempistica giusta, considerando anche che sono cambiati tutti i membri della giunta tranne il sindaco e un assessore”.

Il riordino è ormai quasi terminato. Anche se i sindacalisti lo hanno definito “un semplice esercizio geometrico, perché le posizioni organizzative e i dirigenti di servizio non hanno ancora i compiti, le responsabilità e il compenso”. Cosa ne pensa?
“È puro sindacalese. Si tratta di affermazioni senza senso pratico, dato che nelle prossime settimane saranno stabiliti tutti i compiti. È trent’anni che realizzo riorganizzazioni e ne ho viste di tutti i colori. Ai sindacati dico che accetto il confronto, ma deve esserci rispetto”.

elena todeschiniA Cgil, Cisl e Uil, oltre che alle Rsu, non è piaciuto nemmeno il cambio di aree tra la nuova dirigente Elena Todeschini (nella foto) e Andrea Pozzi. Proprio perché avvenuta dopo pochi giorni dalla nomina della ex dipendente a Mandello.
“Noi, continuo a dirlo, abbiamo cercato manager che abbiano una visione strategica delle cose. Scelte di questo genere e con queste tempistiche, avvengono spesso nel settore privato; è ora che vengano attuate anche nella pubblica amministrazione. Non dobbiamo essere ancorati a modelli arcaici e anacronistici. Ora i due dirigenti lavorano a stretto contatto nei Lavori pubblici e nell’Urbanistica”.

Così però sembra che nel settore pubblico il lavoro sia qualitativamente peggiore.
“Assolutamente no. Nel pubblico si lavora in maniera diversa, ma ci sono alcuni ingredienti di ogni settore che possono migliorare l’altro. Nella pubblica amministrazione si potrebbero migliorare le tempistiche, mentre nel privato funzionerebbe una migliore trasparenza”.

Fabio Landrini