‘IRAQ, IL MARTIRIO DI UN POPOLO’.
INCONTRO A PALAZZO BOVARA

foto da www.formiche.net
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LECCO – Si è svolto in una sala consigliare gremita oltre ogni aspettativa l’incontro sul genocidio iracheno “Iraq, il martirio di un popolo”. Un appuntamento fortemente voluto dalla città, organizzato dai consiglieri comunali Ncd, per poter capire quali siano i passi che si possono compiere per dare un aiuto concreto e perché la tragedia di molti non venga dimenticata.

Relatori di altissimo livello hanno interessato e commosso la platea. Padre Basa, giovane monaco iracheno dell’Ordine antoniano di Sant’Ormisda dei caldei, tornato in Italia da Erbil lo scorso luglio, ha descritto come “abbiamo dovuto abbandonare le nostre case e scappare mentre i terroristi cercano riparo dai bombardamenti americani nelle antichissime chiese di Mosul. Oltre allo sterminio indiscriminato che prosegue da anni contro un popolo antichissimo, oggi il Califfato punta alla cancellazione totale, umana, culturale e religiosa”.

“A Mosul ad esempio sono stati bruciati più di 1.500 antichi manoscritti cristiani. Il nostro popolo ha perso fiducia nel governo iracheno, nel governo curdo e nella comunità internazionale. Il problema è che noi cristiani siamo troppo buoni, dobbiamo capire che non c’è pace se non c’è giustizia. Perché di fronte a questi crimini non c’è stata nessuna manifestazione nei paesi arabi moderati? Bisogna dialogare coi paesi arabi affinché i diritti umani, non solo dei cristiani ma di tutti, vengano rispettati “.

iraq NCD

“In Medio Oriente – Massimiliano Salini, europarlamentare Ncd – non c’è da esportare la democrazia ma riconoscere una presenza che sta alla radice della democrazia. È incredibile che in ambito europeo questo tema non sia trattato, che non sia un tema, nessuno se ne occupi. L’Europa che nasce sulla storia cristiana, deve ricostruire una propria consapevolezza culturale, deve superare questa timidezza nel difendere la tradizione cristiana dagli attacchi che si ripetono in Italia e nel mondo”.

“Il progetto dell’IS – ha puntualizzato il giornalista e scrittore Luigi Geninazzi, con una vita passata negli scenari di guerra e crisi internazionali – consiste nel cancellare tutto quello che esisteva prima in nome di un Islam aggressivo e violento. Non si tratta banalmente di terrorismo ma di un fenomeno molto più pericoloso e ambizioso perché detiene un esercito ben armato e mira alla creazione di uno stato vero e proprio che si estenda fino a Cipro e l’Andalusia, da Istanbul a Roma. È un attacco ai fondamenti della nostra civiltà prima ancora che ai cristiani”.

“Quello che ci è chiesto di fare oggi, come comunità lecchese e popolazione Italiana – conclude Filippo Boscagli consigliere comunale di Lecco che ha organizzato e tenuto l’incontro – è innanzitutto far conoscere a tutti il dramma che nostri fratelli cristiani vivono nelle loro terre, parlarne il più possibile per poi sostenere i progetti che in Iraq aiutano tutte le popolazioni oppresse”.

Padre Basa ha concluso ringraziando la città dell’interesse per il suo popolo e la riuscita dell’evento.
L’incontro di Lecco è stato l’occasione per presentare alla città due progetti internazionali #AVSI4Iraq della Fondazione AVSI e “Adotta un cristiano di Mosul” in collaborazione con Asianews.

(Immagine in evidenza tratta da www.formiche.net)