LECCO – Dopo mesi di trattative, l’Isola Viscontea è stata ufficialmente venduta. Ad acquistarla è stata una società italiana intenzionata ad avviare un progetto di sviluppo turistico–ricettivo. La conferma arriva da Carlo Molteni, titolare della Molteni Real Estate e già sindaco di Varenna, che ha curato la compravendita. “Il prezzo rimane riservato, ma siamo molto soddisfatti: è un’operazione che ci dà grande prestigio, siamo gli unici ad averla portata a termine”, ha dichiarato Molteni. Lo scorso marzo, il quantum richiesto per l’isola era stato fissato a 1,5 milioni di euro.
L’interesse non era mancato, sia da parte di potenziali acquirenti italiani che stranieri. Tuttavia, i severi vincoli imposti dalla Soprintendenza, vista la storicità del luogo, avevano rallentato le trattative.
L’Isola Viscontea nasce in stretta connessione con il ponte Azzone Visconti: tra il XV e il XVIII secolo, durante i lavori di ampliamento del ponte e per contenere le esondazioni del lago, si formò un deposito di detriti che diede origine all’isolotto, a pochi metri dal lungolago di Pescarenico. Le prime mappe che ne attestano la presenza risalgono al 1723 e al 1753, all’epoca della ridefinizione dei confini tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia. Inizialmente usata come fortino, fu poi convertita in abitazione per pescatori.
L’unico edificio presente fu abitato fino al 1956, quando agli ex proprietari venne negato il permesso di costruire un ponte verso la terraferma. Da allora, l’isola è rimasta disabitata.
L’isola dispone di un giardino di 1.500 mq e una casa di 146 mq, con 9 locali, 2 bagni e 3 camere, ma con la possibilità di ampliamento fino a 250 mq. Negli ultimi anni l’associazione Appello per Lecco aveva organizzato eventi culturali sul posto e tentato l’acquisto. La vendita dell’isola apre ora nuovi scenari per il turismo lecchese, in forte espansione. E non è un caso isolato: a Lecco si moltiplicano i progetti immobiliari a vocazione turistica.
Oltre all’Isola Viscontea, altri interventi stanno trasformando il volto della città: all’ex crotto del Brick alle Caviate si prevede un albergo con ristorante e centro benessere, in attesa del via libera della Soprintendenza; l’ex sede Inpdap in via Aspromonte è stata ceduta a un privato che vuole realizzare una struttura ricettiva; lo stabile di piazza Diaz è al centro di una trattativa tra il Comune e un investitore privato; è infine in discussione la realizzazione di un hotel di lusso nella quarta torre delle Meridiane.
RedLC
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LA PUNTATA SULL’ISOLA DELLA NOSTRA RUBRICA “STORICA”:
RUBRICA LECCO IERI&OGGI: L’ADDA E L’ISOLA VISCONTEA DALLA RIVA OPPOSTA