LECCO – Dal 23 al 25 maggio il territorio lecchese ospiterà nuovamente una delle più importanti competizioni militari internazionali “Italian Raid Commando”. Militari in servizio attivo e della riserva provenienti da paesi NATO e nazioni amiche che si eserciteranno tra i comuni della provincia, con una base logistica a Briosco.
L’iniziativa è promossa dall’Unuci Lombardia con il patrocinio del Ministero della Difesa, della Regione Lombardia e delle Province di Monza e di Lecco. L’esercitazione, che si svolgerà in numerosi comuni della provincia di Lecco e bergamaschi, si concluderà in centro a Monza con una sfilata fino in piazza Trento e Trieste dove ci sarà la premiazione finale. Secondo gli organizzatori, rappresenta “la più importante competizione per pattuglie militari riservata a militari in servizio attivo, della riserva e di scuole militari di nazioni della NATO e amiche”.
L’iniziativa ha già sollevato diverse polemiche nella società e nell’associazionismo del territorio. Monza attraverso il Comitato “Monza per la pace” si sta mobilitando per dire no all’”Italian Raid Commando” con flash mob e volantinaggio per le vie del centro (autorizzati dalla Questura).
“Riteniamo particolarmente inquietante il coinvolgimento di alcune scuole del territorio, perché crediamo che più che ‘insegnare a fare la guerra’ ai ragazzi (e non solo) occorra ‘insegnare a fare la pace’ -dice il Comitato provinciale Anpi Monza Brianza – La scuola deve restare uno spazio privilegiato per coltivare la cultura della pace, in cui gli studenti possano imparare a rispettare le diversità, a gestire i conflitti e a promuovere il dialogo. L’educazione alla pace non è solo una materia da inserire nel programma scolastico, ma un approccio che permea l’intero processo di apprendimento”.
“Crediamo che in un mondo sempre più martoriato da guerre, in cui a farne le spese sono sempre i civili, occorra parlare di coloro che da sempre si occupano di soccorrere le popolazioni vittime dei conflitti e di chi a vario modo si adopera per la pace – continua il Comitato – L’ANPI promuove la pace e la democrazia, sottolineando l’importanza dell’articolo 11 della Costituzione italiana, in cui si dichiara che ‘l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali’. Le Madri e i Padri Costituenti hanno scelto questo verbo proprio perché la loro era la generazione che aveva conosciuto sulla propria pelle gli orrori della guerra, nella consapevolezza che senza pace la libertà non ha luogo, nemmeno dove c’è democrazia, perché sconfitta dalle leggi della guerra”.