IL MINISTRO KYENGE A LECCO,
PRESIDIO DI “PRIMA L’ITALIA”

LECCO – In occasione della visita del Ministro Cécile Kashetu Kyenge, all’Istituto Don Guanella di Lecco, prevista per la mattinata di sabato 18 gennaio, è in programma un presidio all’ingresso dell’area mercato della “Piccola” che prevederà la distribuzione di materiale informativo sull’operato del Ministro. Ad organizzarlo i rappresentanti locali di “Prima l’Italia“, fondazione che incarna a livello nazionale gli ex AN vicini a Gianni Alemanno.

L’obiettivo “non è quello di entrare nella querelle tra le diverse tifoserie di pro o contro, ma di evidenziare solo alcuni particolari di buon senso riguardanti le azioni di governo dell’ex oculista”.

Durante la mattinata verranno distribuiti stralci dell’articolo del noto politologo Giovanni Sartori, anch’egli recentemente scagliatosi contro il Ministro che preferisce pensare agli stranieri piuttosto che agli italiani, che ha l’onere e l’onore di rappresentare. Glielo ricorderanno “anche i tricolori italiani, uniche bandiere che sventoleranno durante la manifestazione”.

“La nota questione dello “ius soli” che preoccupa tanto la Kyenge – affermano i promotori – tende a togliere importanza a una delega ben più delicata e importante, ovvero le politiche giovanili: è chiaro che girando l’Italia da mesi per assegnare vari diplomi di cittadinanza, la Ministra non abbia tempo per leggere i giornali e i dati allarmanti che testimoniano la mancanza di futuro e prospettiva che affligge la generazione dei 20-30enni (senza distinzione di nazionalità peraltro)”.

“Certo, l’opera quotidiana di integrazione sociale che compie il Don Guanella, esempio di concretezza e solidarietà che tanto può insegnare, non è assolutamente in discussione – sottolineano quelli di “Prima l’Italia” – ma le escursioni per il Paese del Ministro danno frutti assolutamente evidenti:  pure nella nostra Lecco non è difficile verificare scontri tra bande più o meno giovani di gruppi etnici differenti, e basta visitare una qualsiasi grande città per assistere allo spettacolo ormai esteso a interi quartieri”.

Per dirla alla Sartori:

“[…] la più bella di tutte è che la nostra presunta esperta di immigrazione dà per scontato che i ragazzini africani e arabi nati in Italia sono eo ipso cittadini integrati. Questa è da premio Nobel. Mai sentito parlare, signora ministra, del sultanato di Delhi e poi dell’Impero Moghul? Indù e musulmani non si sono mai integrati“.

ALEMANNO E PASQUINITra i promotori dell’iniziativa il Consigliere Comunale Antonio Pasquini (nella foto a sinistra con Alemanno) e il presidente della Consulta Provinciale degli Studenti, Simone Galimberti, che aggiunge:

“L’assenza del tema dei giovani all’interno delle sempre presenti dichiarazioni del Ministro Kyenge, non può che lasciarci sgomenti, soprattutto a fronte della disoccupazione giovanile arrivata al record del 41.6 %. In Italia oltre agli immigrati c’è una generazione intera di ragazzi che preferisce immaginarsi a raccogliere pomodori in Oceania piuttosto che costruire il proprio futuro nel proprio paese. Credo che sia una situazione di cui il Ministro si debba far carico”.

E gli esponenti di Prima l’Italia “non mancheranno di ricordarlo a lei e a tutta cittadinanza”.