LA FESTA DEL 2 GIUGNO
AD OGGIONO NELLE PAROLE
DEL NEO SINDACO NARCISO

OGGIONO – Una celebrazione semplice e sobria, ma necessaria in un giorno così significativo. La festa della Repubblica a Oggiono è stata l’occasione per il nuovo sindaco eletto da meno di una settimana Chiara Narciso di presentarsi ai cittadini e alle autorità in vesti ufficiali.

Il primo cittadino, per questa sua prima apparizione pubblica, ha scelto di farsi accompagnare dal sindaco dei giovani e da un violinista che ha intonato le note dell’inno nazionale, e non ha mancato di ringraziare la sua squadra che l’ha sostenuta negli ultimi mesi.

“Ringrazio le autorità presenti, la mia amministrazione e soprattutto voi cittadini per essere qui con me a celebrare questa ricorrenza. Non posso essere più felice e riconoscente per avere avuto l’occasione di presentarmi agli oggionesi che mi hanno dato la loro fiducia in una giornata di festa tanto importante per il nostro Paese e tutti noi italiani.

Il 2 giugno 1946 i nostri concittadini si presentarono alle urne per scegliere la forma di governo del nostro Paese e scelsero la Repubblica. A seguito di questo voto così importante nacque la Repubblica italiana. Io mi immagino quel giorno proprio come oggi, una bellissima giornata di sole“.

Chiara Narciso ha sottolineato l’importanza del referendum che ha introdotto per la prima volta in Italia il suffragio universale, in virtù del quale lei stessa può ricoprire la carica di sindaco. “In questo giorno le donne hanno potuto esprimere per la prima volta il proprio voto. Questa conquista non fu semplice, ma fu il frutto delle lotte di tante donne che si adoperarono per arrivare a questo obiettivo. E in questo senso è per me un grande onore essere oggi il prima sindaco donna di Oggiono”.

Il 2 giugno di settantatré anni fa si votò anche per eleggere l’Assemblea Costituente che avrebbe consegnato al nostro Paese il testo su cui si regge la nostra democrazia. “Appena ho saputo della mia elezione, insieme ai ringraziamenti ho promesso che ce l’avrei messa tutta e mi sarei impegnata al massimo per amministrare bene.

Oggi però voglio aggiungere un pezzettino: ce la metterò tutta e mi farò guidare dai principi fondamentali della Costituzione che sono bellissimi e dovrebbero essere sempre il faro del nostro agire civile, da parte dei cittadini e a maggior ragione da chi come me ha assunto un incarico di rappresentanza e di responsabilità. La politica deve essere al servizio della comunità, io l’ho sempre intesa come tale e farò di tutto per dimostrare e rendere tangibile questo concetto attraverso le mie scelte”.

Infine un riferimento alla prima scelta concreta intrapresa dalla nuova amministrazione. “Voi sapete, lo avrete letto dai giornali, che il mio primo atto è stato di ordinare che venisse esposta la bandiera italiana sul palazzo comunale. Non voglio che sia visto come una provocazione, è stato il frutto delle richieste dei cittadini che fermandomi per strada in questi mesi me l’hanno chiesto, e io trovo che sia una cosa bellissima, che i cittadini chiedano non qualcosa per sé ma di esporre una bandiera che è un simbolo che ci rappresenta tutti”.

Fabio Ripamonti