LA LETTERA/IL LAVELLO
E GLI ALBERI MALRIDOTTI,
PER QUALE MOTIVO?

monastero lavello calolzio 2CALOLZIOCORTE – Gentile Direttore, per secoli il santuario del Lavello è stato anche un luogo ombroso e fresco. Ora ad accogliere i visitatori rimangono tristi e basse bordure alle aiuole, con l’ultimo albero rovinato da una potatura radicale e selvaggia. A fargli compagnia solo un mesto lampione, al posto del frondoso albero che stava di fronte alla chiesa e ritratto in molti quadri.

Ma chi sarà il “responsabile” di cotanto decadimento ambientale? In comune di Calolziocorte, dove notoriamente sindaco e compagni sono in tutt’altre faccende affaccendati, pensano di aver fatto un buon lavoro in termini di accoglienza e tutela del verde pubblico? E la parrocchia non ha nulla da dire? E’ vero che il santuario è soprattutto un luogo sacro e di culto ma è certamente meta anche di turisti, in ogni stagione dell’anno.

Con la calura di quest’estate in molti avrebbero certamente gradito potersi riposare ancora sotto le fresche frasche che predecessori più lungimiranti e “ambientalisti” avevano fatto crescere nella accogliente piazzetta, di fronte all’antica chiesa.

Lettera firmata