LA MORTE DI ‘BUTCH’ ANGHILERI:
COSI’ LO RICORDA
IL MONDO DELL’ALPINISMO

CHIAPPA ROBERTO1PLECCO – Quasi attonito Roberto Chiappa, l’ex presidente del gruppo Gamma di cui Butch era consigliere. Chiappa aveva visto crescere l’alpinista deceduto sul monte Bianco: “Ha sempre avuto passione per montagna, l’affrontava preparandosi con molta serietà. Proprio in vista di questa ascensione si era esercitato sul Grignone partendo alle quattro della mattina. In vista della Bardill, per abituarsi al freddo era salito al Corvatsch con le pelli di foca“.

Riusciva a raggiungere traguardi indescrivibili, imprese che è difficile pensare a portata di un essere umano“, commenta inoltre Chiappa, oggi alla guida dell’Uoei.

Questa sera il Gruppo Gamma avrebbe dovuto tenere la propria assemblea generale; considerata la tragedia che ha colipto l’alpinismo lecchese, l’evento si trasformerà in veglia di preghiera dedicata alla memoria di Anghileri.

CAI BALLABIO, IL 'CALUMER' NUOVO PRESIDENTE.<BR> TUTTE LE CARICHELo ricorda così Giuseppe Orlandi, detto “Calumer“, presidente del CAI Ballabio, amico di Anghileri e storico soccorritore in Grignetta: “Butch io l’ho visto crescere, era una persona dolcissima, affabile e sempre pronta a darsi da fare in tutti i campi. E come alpinista era il più forte del mondo – non lo sostengo solo io. L’avevo sentito l’altra domenica, prima della partenza per il Bianco; avevamo parlato come sempre delle difficoltà di quella salita, lui ne ha compiute tante e anche questa l’aveva portata a termine. Poi quel breve tratto di discesa gli è stato purtroppo fatale“.

Ragni di Lecco logoUn saluto anche dal Gruppo Ragni della Grignetta: “Marco era amico di tantissimi di noi, e con molti di noi aveva anche scalato e ripetuto delle vie. Siamo totalmente frastornati e, per il poco che possa contare, diamo un abbraccio fortissimo alla sua famiglia. ll dolore che proviamo è immenso, a Marco ci univa stima, amicizia, e tante altre cose“.

Sul sito internet della Df Sport Specialist appare in primissimo piano un messaggio di Sergio Longoni:
Ciao Marco
LONGONI SERGIO DFHo appreso la notizia della tua scomparsa ieri nel tardo pomeriggio, una telefonata .. di quelle che non vorresti mai ricevere, era tuo Papà Aldo amico di una vita, mi informava della tragedia che ti ha visto coinvolto.  
Il Monte Bianco ti ha portato via, la luce si è spenta e in questo momento è difficile trovare parole, concentrazione e voglia di fare . Il mio pensiero va a Te, ai tuoi genitori, a tua Moglie Barbara e ai tuoi splendidi bambini Giulio e Carlo; il cuore mi si spezza al pensiero che non ti rivedrò mai più.
Sei un uomo con qualità straordinarie e uniche che solo una grande persona possiede, il tuo carisma, la tua umiltà, la tua voglia di fare, la tua disponibilità per tutti, la tua generosità, caratteristiche  che ti hanno reso Unico agli occhi di chi ha avuto il piacere di conoscerti. Tutte le telefonate che ricevo da ieri, da tantissime persone realmente addolorate, testimoniano e confermano la tua grande Umanità.
Scrivo queste ultime righe al presente perché è così che ti ricordo.. QUI CON ME..

Innumerevoli i messaggi di cordoglio e solidarietà postati su facebook.
Ne abbiamo scelto uno, firmato da Ferdi, particolarmente significativo:
“Non scrivo “mi piace” perchè non può piacere la morte di un GRANDE ALPINISTA SILENZIOSO, uno degli ultimi grandi dell’alpinismo. Anche in questa impresa sei partito in sordina senza tanto clamore, senza il baccano mediatico e con dedizione e caparbietà hai FATTO la TUA ULTIMA VIA! Solo i grandi se ne vanno in punta di piedi come hai fatto TU per non disturbare quel silenzio della montagna che da sempre ti ha accompagnato nelle tue solitarie imprese. Le tue imprese sono “storia” d’altri tempi da alpinismo storico, ma vero. Tu veramente hai combattuto sempre la lotta con l’alpe! Resterai sempre nei nostri cuori e camminerai con noi sule TUE montagne, ogni nostro passo sarà il tuo passo. Ti ricorderemo come in questa foto, sorridente e felice. CIAO BUTCH“.