LA NUOVA IMPRESA TARGATA ACEL: PANZERI-BERNASCONI-CORONA
SUL TALUNG A QUOTA 7.349

LECCO – Gli ottomila sono finiti, così il re dell’alta quota Mario Panzeri si butta sui settemila. E lo fa provando a conquistare il Pilastro nord ovest del Talung, 7.349 metri, sull’Himalaya. Lunedì prossimo il mandellese, insieme a Daniele Bernasconi, derviese, e Gianpaolo Corona, trentino, partirà con la nuovissima avventura.

The northwest pillar of Talung and the new Czech route.  “Era da un po’ che avevo in mente di scalare questo spigolo – afferma Panzeri -. Ho visto la parete nel 2011 e mi ha subito affascinato. Abbiamo provato a organizzare la spedizione lo scorso anno, ma non siamo riusciti”. La cima è stata raggiunta per la prima volta nel 1964 e da allora si hanno notizie di altre tre salite, l’ultima lo scorso anno. Ma la via che intendono seguire i tre alpinisti non risulta ancora percorsa da nessuno. “Lo spigolo ha un dislivello di 2.200 metri – prosegue Panzeri -, quando arriveremo lì vedremo come affrontarlo. L’importante è riuscire ad attaccarlo entro fine maggio, perché poi arriva la stagione dei monsoni”. Le difficoltà maggiori sono all’inizio della parete. “Il primo tratto è verticale – spiega Bernasconi -, poi dovrebbe la salita dovrebbe essere più lieve, anche se non di molto”. Non ci saranno particolari problemi di acclimatamento. “La cima non supera gli ottomila – indica il derviese -, non dovremo perdere molto tempo con il clima. E non useremo bombole d’ossigeno”. Il pilastro nord ovest della montagna che sorge di fronte allo Jannu nel gruppo del Kangchenjunga è una via del tutto nuova.

“La via è molto tecnica – sottolinea Bernasconi -: c’è molta roccia, le pendenze sono elevate e ci sono passaggi di arrampicata e misto. Ma non ci dovrebbero essere crolli o distacchi”. Giovanni Priore, presidente di Acel service, sponsor della spedizione, ha promesso una ricompensa ai tre alpinisti: “Portate il gagliardetto dell’azienda in cima alla montagna e vi finanzieremo anche la prossima avventura”. Bernasconi, Panzeri e Corona non se lo sono fatti ripetere due volte.

ACEL SPEDIZIONE PANZERI