LA NUOVA LECCO-BERGAMO
NON È STRATEGICA. SENZA SOLDI
CHIUDERANNO I CANTIERI?

AGGIORNAMENTO DEI LAVORI DELLA LECCO-BERGAMO (1)CALOLZIOCORTE – Una Lecco-Bergamo a gruviera. È questo che il DEF del governo ha tenuto in serbo per la provincia di Lecco, includendo la neverending story del tratto di strada più odiato dai pendolari tra Lecco, Calolzio e dintorni tra i circa 100 progetti lombardi non più considerati strategici.

I lotti San Gerolamo e il corrispondente lavoro di raccordo nel comune di Cisano Bergamasco sono perciò sospesi tra finanziamenti stanziati, necessità di rifinanziamento e assenza dalle strategie infrastrutturali governative. Il tema, di cui si parla da qualche giorno a bassa voce, entra a gamba tesa nel consiglio comunale di Calolziocorte, tenutosi nella serata di lunedì, imponendo alla giunta Valsecchi la necessità di prendere provvedimenti e fare pressioni in chi è responsabile della gestione del progetto. Il sindaco Cesare Valsecchi incontrerà il presidente della provincia Flavio Polano per parlare della situazione di chiusura degli uffici postali e in quell’occasione il primo cittadino calolziese chiederà conto del declassamento.

AGGIORNAMENTO DEI LAVORI DELLA LECCO-BERGAMO (6)Un altro schiaffo alla Lecco-Bergamo, dopo la scoraggiante constatazione di dover raccogliere altri 18 milioni di euro per portarla avanti. Il governo Renzi parla di una nota di aggiornamento che dovrebbe rivedere i progetti inclusi nel mese di settembre, ma, per ora, la situazione resta drammatica. Anche perché la domanda che frulla nella mente di tutti noi in questo momento rischia di avere una risposta profondamente affermativa. Se non dovesse cambiare nulla, Chiuso e Calolziocorte potrebbero rimanere bucherellati per i prossimi decenni, per la felicità di pendolari, residenti e attività economiche e, non da ultimo, del profilo paesaggistico di un tratto del nostro lago.

Paolo Saporito