LA POCO OPPORTUNA
“PIZZATA DI MAGGIORANZA”
NELLA CHIACCHIERATA ‘046’

LECCO – E’ Alberto Invernizzi nel verbale rilasciato ai magistrati di “Metastasi” a rivelare un retroscena sintomo di atteggiamenti poco avveduti quando protagonisti ne sono dei rappresentanti eletti dai cittadini. Lo afferma Qui Lecco Libera con queste parole:

Esponiamo un amaro riferimento ad un fatto raccontato dallo stesso Invernizzi ai pm l’11 aprile 2014. Anche questo non ha nulla a che fare con il codice penale, per carità. Quando gli inquirenti gli chiedono conto dei suoi rapporti con Mario Trovato, il presidente della commissione Urbanistica risponde così: “Non ricordo incontri personali con Trovato Mario né contatti telefonici con lo stesso; ricordo però di averlo visto fugacemente una volta all’interno della pizzeria 046: eravamo all’inizio del mandato consiliare ed insieme ad altri Consiglieri comunali, dopo una seduta, eravamo andati a cena alla pizzeria 046.

Ricordo che erano presenti i consiglieri comunali: Marchio Luigi, che è calabrese, Citterio Stefano, Angelibusi Stefano, probabilmente Palermo Ernesto; e l’Assessore Mazzoleni Martino. Forse erano presenti altri Consiglieri comunali sempre del PD, come quelli precedentemente indicati, ma in questo momento non ho un ricordo preciso. Ad un certo punto, durante la serata, uno dei Consiglieri presenti – Forse Marchio Luigi – Mi indicò Trovato Mario, che era seduto a un tavolo, dicendomi che quello era Trovato Mario. Conoscevo di fama la famiglia Trovato, in particolare Coco Trovato Franco, e sapevo che era condannato all’ergastolo; sapevo anche che Trovato Mario era fratello di Coco Trovato Franco. Io sono nato e cresciuto a Lecco, quindi conoscevo di fama la famiglia Trovato”.

Fa specie venirne a conoscenza. Anche perché tornano alla mente le parole che il sindaco Virginio Brivio spese durante il consiglio comunale del 14 aprile 2014 con un punta di sarcasmo: “io non frequento certi luoghi del clan Coco Trovato, non so se tutti i presenti possono dire la stessa cosa dentro qui” (da 1:16 di questa registrazione).

Sia chiaro, mangiare una pizza in un locale sconsigliabile non è reato né un peccato mortale. Ma della problematicità della pizzeria 046 la nostra città era perfettamente consapevole almeno dall’11 marzo 2010, quando chi scrive documentò punto per punto la genesi del “localicchio” appetito dai Trovato. A maggior ragione avrebbero potuto e dovuto porsi qualche domanda anche quei consiglieri comunali eletti e poi citati da Invernizzi. Ai quali non contestiamo mala fede, ma più semplicemente (o gravemente) un’emblematica sprovvedutezza.