LAVORI SOCIALMENTE UTILI
PER PAGARE LE TASSE LOCALI:
SPERIMENTAZIONE A GARLATE

garlate contiGARLATE – Prende il via nella cittadina lecchese una interessante sperimentazione legata alle tasse locali. A breve infatti entrerà in vigore il meccanismo, già sperimentato altrove, definito tecnicamente come “baratto amministrativo”, con la possibilità di dedicarsi a lavori socialmente utili come mezzo alternativo per il pagamento delle imposte comunali. Come spiega Il Giorno, non si tratta di un modo per sfruttare i contribuenti, bensì un tentativo per salvaguardare  economicamente quelli più svantaggiati che per diverse circostanze non sarebbero in grado di liquidare i debiti verso la collettività, impedendo che diventino evasori.

“Vogliamo garantire e restituire dignità ai nostro concittadini che stanno attraverso un momento finanziario difficile – spiega il sindaco Giuseppe Conti -. Si tratta di una sorta di forma di sostegno fiduciario, che auspichiamo possa essere sfruttato da chi ne ha bisogno e diritto”. L’apposito regolamento è stato approvato all’unanimità durante l’ultima seduta di Consiglio comunale.

L’iniziativa prenderà il via con una sperimentazione sulla Tari, la tassa sui rifiuti, che solo nell’ultimo anno non è stata saldata da circa 130 utenti, con un «buco» di poco meno di 4.500 euro sui 172mila totali di entrate preventivate. Non tutti ovviamente potranno avvalersi della nuova facoltà. Ad esempio l’indicatore della situazione economica equivalente individuale, cioè la fascia Isee di riferimento, non deve superare i 10mila euro. Oppure bisogna essere disoccupati o cassintegrati, trovarsi ad affrontare condizioni di malattia, vivere in famiglie monoreddito o con più di tre figli minori a carico.

“Potranno accedere al baratto amministrativo pure coloro che sono già seguiti dai nostri operatori dei servizi sociali – aggiunge il vicesindaco Pierangela Maggi -. Le mansioni da svolgere sono interventi di pulizia, manutenzione, decoro urbano, recuperi di spazi pubblici”. Per ogni ora di lavoro verranno riconosciuti 10 euro lordi, pari a 7 e mezzo netti, a cui poi si aggiungono i costi di assicurazione obbligatoria, soldi che naturalmente verranno poi trattenuti per coprire l’importo delle tasse da pagare.