FIUMICINO (RM) – La provincia italiana, in particolare quella che troppo spesso risulta fagocitata da una metropoli vicina e ingombrante, è in realtà un importante incubatore di opportunità: i territori periferici sono infatti dotati di proprie peculiarità e possono offrire al turista esperienze irripetibili.
Questa tipologia di offerta, che si ritrova ad essere suo malgrado conosciuta e apprezzata da un quantitativo relativamente ridotto di clientela, può uscire dall’ombra in occasione di eventi eccezionali per ricorrenza e per dimensioni: nel caso del grande hinterland lombardo, che da Milano si estende idealmente anche fino all’area lecchese, saranno le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina del prossimo anno, mentre riguardo l’area della capitale d’Italia, già in questo 2025, è la ricorrenza del Giubileo.
Ad evidenziare queste caratteristiche, nel fine settimana appena passato, è stato il progetto “Lazio Experience”: organizzato dalla presidente di Alfacomunicazione APSnato Jusy Coppola e dal direttore del giornale online “Il Faro” Angelo Perfetti, l’appuntamento ha riunito a Fiumicino vari rappresentanti della stampa nazionale, che hanno potuto toccare con mano come la costa laziale e lo stesso Comune, noto principalmente per la presenza dell’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci, abbiano in realtà molto altro da offrire.
I visitatori hanno sperimentato la varietà dell’enogastronomia locale in particolare nella location dell’Officina Alimentare, una realtà di tutela delle produzioni a chilometro zero, in dialogo con gli stessi produttori, e del Podere 676, un birrificio artigianale immerso nelle campagne di Maccarese presentato dal proprio mastro birraio; la ricchezza culturale è stata invece rappresentata dalla visita al museo delle Navi Romane, restaurate e ricostruite in un ambiente arricchito dagli elementi che le accompagnavano.
Le potenzialità di un centro culturale ed enogastronomico di livello come il comune del litorale laziale sono state analizzate in un convegno tenutosi la mattina di sabato 2, insieme al sindaco di Fiumicino Mario Baccini, al presidente del consiglio comunale Roberto Severini, all’assessore al Turismo e alla Cultura Federica Poggio, all’assessore alle Attività Produttive Raffaello Biselli e all’assessore all’Ambiente e alla Pesca Stefano Costa.
Il sindaco ha sottolineato in particolare come il comune, oltre alla presenza dell’aeroporto “Leonardo Da Vinci”, sia soprattutto un territorio da scoprire, che si estende lungo la costa tirrenica per 24 chilometri su una superficie di 220 chilometri.
Come tutelare, quindi, questo modello e portarlo alla ribalta del turismo più ampio? “A breve – ha anticipato Baccini – nascerà la “Fiumicino Turismo”, una società in house con il comune di Fiumicino, che si occuperà di promuovere il brand della città e di sviluppare il potenziale turistico del territorio”.
Una misura di questo tipo, sviluppata su una realtà differente come quella del territorio lariano, potrebbe essere un primo passo per regolarizzare e incanalare un sistema di arrivi che negli anni più recenti, in particolare sulle rive del lago, ha visto un overtourism sempre più caotico, saltuario e letale per la vitalità di borghi e paesi, che si stanno trasformando in dormitori per i visitatori.
“Puntiamo a sviluppare un turismo che attragga i visitatori non solo per una notte o come luogo di transito, ma piuttosto per un’esperienza di qualità che stimoli la voglia di sostare nella nostra città per più tempo, alla scoperta delle tante bellezze che ha da offrire”, ha commentato l’assessore al Turismo Federica Poggio.
La valorizzazione dei beni culturali è un tema ricorrente anche nel dibattito lecchese, territorio dove le ricchezze storiche e archeologiche stanno vivendo un particolare periodo di rinnovamento, come Villa Manzoni e il Teatro della Società; queste realtà si trovano però in un territorio che, come quello di Fiumicino, è dotato di una rete di trasporti non realmente adeguata alle sue esigenze, sia per conformazione territoriale che per scelte politiche. Come la città di Fiumicino non è più dotata di una stazione ferroviaria ed è fornita di pochi collegamenti alla Capitale, Lecco e la provincia soffrono da tempo a causa delle arterie stradali, notoriamente in situazioni critiche o travagliate come quella della variante di Vercurago della Lecco-Bergamo.
Fiumicino, come ha ricordato l’assessore alla Pesca e all’Ambiente Stefano Costa, è dotata della flotta peschereccia più grande del Lazio ed è ricco di oasi naturalistiche, che incorniciano un paesaggio dalle caratteristiche varie.
La tutela dell’ambiente è un altro tema ricorrente nel territorio lecchese, caratterizzato dall’ambiente lariano: un approccio simile e differente allo stesso tempo rispetto a quello laziale, in entrambi i casi la balneazione e la navigazione costituiscono un’importante risorsa. A Fiumicino è inoltre prevista la costruzione di un porto commerciale e di un porto turistico crocieristico, che potranno ulteriormente rafforzare il legame della città con il mare.
L’esperienza di confronto con un microcosmo desideroso di emergere in un contesto particolarmente affollato come quello del turismo, ha permesso un confronto tra le due realtà, così distanti eppure così simili nelle loro situazioni.
Dal nostro inviato
Michele Carenini