LECCO – Confermata l’inibizione di un anno a Daniele Bizzozero, patron della Calcio Lecco, per la vicenda degli assegni irregolari a Fiorenzo Roncari, ex allenatore bluceleste. Mentre per l’ex segretario Ivan Corti l’inibizione è stata dimezzata da sei a tre mesi.
Lo ha deciso la terza sezione della Corte federale d’Appello, riunitasi giovedì 21 luglio per valutare il ricorso dei due dirigenti, deferiti insieme a Gigi Cappelletti e Paolo Cesana, rispettivamente ex direttore sportivo presente al momento della consegna degli assegni e l’amministratore unico ai tempi in cui Roncari era tecnico del Lecco.
Ed era stato proprio il tecnico, in panchina nella stagione 2012/2013, a denunciare il club agli organi di giustizia sportiva, dopo che, non pagato per il proprio lavoro, tempo dopo era riuscito a farsi consegnare da Bizzozero due assegni, ma si sarebbe accorto solo dopo della loro irregolarità. Per questo aveva proceduto per vie legali, ottenendo quindi i deferimenti di alcuni dirigenti.
Una buona notizia per Corti, oggi al Renate, che si è sempre dichiarato estraneo alla vicenda.