LECCO, L’INTERVENTO. PAOLO TREZZI: “TEATRALE VERGOGNA”

Otto anni di chiusura. 
Otto anni di attesa, restauri, promesse. Soldi dei cittadini.

Finalmente riapre il Teatro della Società, un simbolo della nostra città, un luogo che appartiene a tutti.

Un appuntamento che dovrebbe unire la città, celebrare la cultura, il lavoro, la storia.

E invece…

Cosa ci troviamo davanti? Un’immagine che sembra più una locandina elettorale che un annuncio istituzionale: logo di partito, nome del sindaco, slogan di campagna.

Il teatro non è del PD.
Non è del sindaco.

È della città.

Confondere un evento culturale, un bene pubblico, con la promozione politica personale è una caduta di stile, un segno di quanto la comunicazione politica abbia perso il senso dei confini e del rispetto per le istituzioni, e una teatrale vergogna.

Il Teatro della Società trattato alla stregua di un set di pentole e una cena aziendale.

La riapertura del Teatro è una festa per la città, non una passerella di partito.

La cultura, i cittadini meritano rispetto, non propaganda.

E chi governa dovrebbe ricordarlo.
Serve, qui e in Consiglio comunale, ricordarglielo.

Di nuovo.

Paolo Trezzi

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