LECCO: SÌ AI VEICOLI EURO 3,
NO ALLE PORTE APERTE
E SOLO 13 ORE RISCALDATE

gas-di-scarico-autoLECCO -Le politiche di contenimento dell’inquinamento atmosferico messe in atto dal comune di Lecco trovano spazio anche nel Patto dei Sindaci, un piano d’azione contenente concrete misure di contrasto alle emissioni di CO2 e politiche di miglioramento dell’efficienza e del risparmio energetico. 

A fronte dei picchi di inquinamento raggiunti nel corso dell’inverno scorso in alcuni capoluoghi Lombardi, ANCI ha promosso un “Protocollo di collaborazione per l’attuazione di misure temporanee per il miglioramento della qualità dell’aria e il contrasto all’inquinamento locale” che annovera tra le misure preventive da applicare in caso di superamento dei limiti, il divieto di utilizzo anche delle autovetture diesel euro 3.

Il comune di Lecco, dopo aver richiesto e non ottenuto da ANCI la possibilità di aderire al protocollo escludendo la limitazione relativa ai diesel euro 3, ha deciso di emanare, come gli anni passati un’ordinanza sindacale in autonomia e lo ha fatto perchè l’adesione al protocollo avrebbe comportato l’applicazione integrale di tutte le misure in esso contenute, compreso il divieto di cui sopra.

Ezio Venturini assessore 3“La più giovane autovettura diesel euro 3 in circolazione può non avere più di 10 anni, solo dal 2006 infatti sono disponibili veicoli diesel euro 4, per cui già nel corso del primo incontro avuto a dicembre dello scorso anno alla presenza del presidente di Regione Lombardia, ho sottolineato che una misura del genere avrebbe potuto funzionare solo in abbinamento a degli incentivi statale finalizzati alla rottamazione – spiega l’assessore all’ambiente e ai trasporti Ezio Venturini -. Ho fatto inoltre presente come un provvedimento del genere non potesse essere demandato alla libertà di adesione a un protocollo da parte dei singoli amministratori locali, bensì dovesse essere una decisione da assumere eventualmente a livello regionale, così come già accaduto nel 2014 con i veicoli diesel euro 0, 1 e 2. Questa nostra posizione non è cambiata oggi e tiene in considerazione anche le fasce più deboli, che potrebbero non essere nella condizione di acquistare una nuova autovettura dopo soltanto dieci anni dal precedente acquisto di un veicolo nuovo di zecca”.

Nell’ordinanza, sottoscritta ieri, sono state tuttavia applicate diverse rimodulazioni previste dal protocollo “Aria”, al netto di ulteriori accorgimenti strutturali, ovvero da applicare ininterrottamente per tutto il periodo 15 ottobre-15 aprile, che caratterizzano l’attenzione dell’amministrazione nei confronti dell’ambiente, anche in questo frangente, come ad esempio il divieto, per la attività commerciali, di mantenere le porte d’entrata aperte, il funzionamento a 13 ore giornaliere dei sistemi di riscaldamento, con temperature massime che vanno dai 17+2 per gli stabilimenti industriali e 19+2 per tutti gli altri edifici, misura, quest’ultima, che a titolo esemplificativo nel protocollo in questione rappresenta soltanto un provvedimento da applicare in caso di superamento dei limiti.