LECCO SOSPENDE SALVINI,
IL CONSIGLIO VOTA CONTRO
IL DECRETO “SICUREZZA”

LECCO – Il Consiglio comunale di Lecco mette un freno al decreto “Sicurezza”. Proprio nelle ore in cui la Camera approvava con la fiducia il provvedimento che porta il nome del ministro dell’Interno leghista, il Partito Democratico lecchese, per la prima volta da lungo tempo, sosteneva insieme ad Appello per Lecco una proposta di Con la sinistra cambia Lecco. 18 i voti a favore, con le minoranze che registrano l’astensione del Nuovo centro destra e l’assenza del consigliere grillino.

Palazzo Bovara dunque si unisce alle sempre più numerose voci fuori dal coro per chiedere la possibilità di non applicare in toto il decreto “Sicurezza”.

Il sindaco Brivio ha così il mandato della città per richiedere al Ministero di sospendere, in via transitoria fino a conclusione dell’iter parlamentare, gli effetti dell’applicazione del decreto legge e per aprire un confronto con le città italiane per valutarne le ricadute concrete sull’impatto in termini economici, sociale e sulla sicurezza dei territori.

Il testo del governo giallo-verde si contrappone nettamente alla strada percorsa in questi mesi dal Comune di Lecco, spiegava Alberto Anghileri depositando l’Ordine del giorno, mettendo “in campo efficaci azioni volte all’implementazione di una solida e diffusa rete di accoglienza SPRARe ad una equa e sostenibile distribuzione delle persone accolte su tutto il territorio provinciale”, inoltre “il variegato mondo del volontariato presente nel nostro territorio ha dimostrato per l’ennesima volta la sua grande disponibilità all’accoglienza e all’impegno per una reale integrazione dei richiedenti asilo”. E ancora, “l’ANCI nazionale ha stimato in 280 milioni di euro i costi amministrativi che ricadranno su servizi sociali e sanitari territoriali e dei Comuni, in conseguenza delle previsioni del decreto in oggetto, per l’assistenza ai soggetti vulnerabili, oggi a carico del Sistema Sanitario Nazionale”.