LECCO, STALLI BUS SUL PRATO
URBANO DI VIA BALICCO.
“COME PARCHEGGIARE IL VERDE”

Cara Lecconews

Anche i gesti simbolici hanno un loro peso e valore.
Come lo è quello di cementare un ampio seppur non enorme spazio verde urbano, quello in via Balicco, per farci il capolinea degli autobus extraurbani.

Ambientalmente è un’assurdità, come gesto simbolico, non di equilibrio ecologico. Ma i gesti simbolici hanno un loro peso e valore.

Perché fin proprio dentro un residuo spazio verde urbano bisogna pensare un parcheggio?
È vero che sono gli stessi amministratori che ampliano cave, aprono strade per Campo de Boi, nuovi silos in centro, non potenziano né corse né orari del bus, che tagliano alberi però ti regalano piantine da davanzale, non mettono mezzo pannello solare sulla distesa di parcheggi al sole della Piccola, che promuovono altro cemento residenziale al posto delle ristrutturazioni, che in tre anni non hanno fatto nessun percorso per bici, ampliato l’area pedonale, promosso il car pooling comunale e con le altre istituzioni…

Ma davvero non ci sono soluzioni alternative, tanto da espropriare un’area verde a privati e città?

Puntando sull’ennesima retromarcia del Sindaco, dopo Lungolago, Bione, Nuova Sede ect..Gattinoni non è lo stesso che aveva annunciato un progetto da 35 milioni € per far percorsi sotterranei sotto la Piccola per toglier traffico e creare un’area di interscambio?

E adesso siamo invece al punto di mettere una manciata di autobus in un prato a un metro dal centro quando la Piccola ha un’area estesa con una quantità di cemento inverosimile?

Perché, non solo in termini viabilistici, non può esser pensata come vero nodo intermodale per la mobilità interna/esterna, nonché turistica della città?

Perché non può esser pensata insieme a parcheggio auto anche per la manciata di bus extraurbani, oltre a una sempre troppo attesa, nuova fermata di treno o metropolitana leggera, per far innanzitutto defluire in sicurezza gli studenti dei Poli scolastici vicini?
Nonché luogo per la mobilità sostenibile individuale?

L’assessora Zuffi e la Giunta comunale volevano fare la rivoluzione verde, si ritrovano a fare i parcheggiatori.

Paolo Trezzi