“Lo scontro generazionale – spiega Tavola – in realtà non esiste e ne ho avuto la prova parlando con i cittadini meno giovani”. Insomma il messaggio dell’assessore è arrivato diritto, e gradito, a molti “Il concetto di decoro sul quale ho insistito e messo in pratica attraverso Lecco Street View è passato. Un concetto di caratterizzazione della periferia che altrimenti rimane non solo degradata e lasciata andare ma anche anonima. Dietro i muri disegnati e colorati, tra l’altro hanno partecipato come si ricorderà sia nomi di spicco del settore che studenti che ragazzi diversamente abili, c’ è un pensiero ben preciso: un pensiero sociale e culturale. Il principio che se in una zona si lascia la giungla questa peggiorerà sempre di più. Meglio creare dei piccoli orticelli ordinati che, l’esperienza insegna, vengono rispettati e curati”. La metafora rende bene l’idea, infatti là dove i muri sono stati “personalizzati” e resi unici, l’apprezzamento arriva e anche il rispetto. Vale fare l’esempio di via Ferriera, prima anonima cornice di un quartiere cittadino, ora bella visione. O del muro del centro sociale di Germanedo alla cui parte inferiore hanno contribuito con la loro creatività e sensibilità anche i ragazzi diversamente abili.
Bianca Bardi