LECCO/SI PREPARA LA TENDOPOLI
PER I MIGRANTI IN ARRIVO.
LE OPINIONI DI APPELLO E LEGA

tendopoli bione profughi 2LECCO – In queste ore è in allestimento da parte di Vigili del fuoco e Protezione civile un campo d’accoglienza per alloggiare alcuni richiedenti asilo in arrivo nel capoluogo. Non avendo a disposizione altri edifici il Prefetto ha agito di conseguenza; nell’attesa di conoscere i dettagli dell’0perazione registriamo le prime opinioni della politica.

Da una parte Gianluca Corti, consigliere di Appello per Lecco, invita la città a non voltare le spalle all’emergenza, analizza le ultime settimane in cui un centinaio di richiedenti asilo sono rimasti alla palestra di Maggianico e denuncia l’efferato bombardamento mediatico teso a esasperare l’opinione pubblica con bufale ed esagerazioni.

Su posizioni opposte Flavio Nogara, segretario provinciale della Lega nord, che mostra la sua preoccupazione per le “condizioni sanitarie dei nuovi arrivati” e per il “decadimento” dell’aspetto turistico della città, attaccando, con non poca retorica da campagna elettorale, chi “se ne lava le mani” e pure la Prefettura, che dalla Lega non avrebbe avuto alcun via libera se prima non avesse garantito 1000 euro al mese per i lecchesi in difficoltà.

Riportiamo di seguito le due missive, come solito in versione integrale.

 

Gianluca Corti 2 Appello per leccoLECCO NON VOLTA LE SPALLE ALL’EMERGENZA PROFUGHI
Come lo scorso luglio, siamo di fronte ad una nuova emergenza profughi che interessa il nostro comune. 
 
A pochi giorni dalla prossima chiusura del campo di prima accoglienza situato nella palestra delle scuole medie di Maggianico, i recenti sbarchi avvenuti sulle nostre coste, hanno costretto governo e prefetture a chiedere un ulteriore sforzo ai comuni lombardi, già duramente messi alla prova da quest’emergenza. 
 
In un mese e mezzo di convivenza, credo sia sotto gli occhi di tutti che i paventati pericoli e disordini, nonché epidemie, che sarebbero dovuti accadere con la presenza dei profughi a Maggianico, si siano rivelati soltanto i soliti slogan di chi ha interesse a fomentare la paura e l’odio razziale nei cittadini. 
 
Dopo un primo momento di assestamento dovuto ad una situazione anomala, perché si è trattato sempre di un qualcosa di non prevedibile e non preventivato, l’urgenza è stata ottimamente gestita sia dalla cooperativa Itaca di Erba, sia dalla Prefettura che dal Comune di Lecco. Non ci sono stati episodi di particolare rilevanza, se non segnalazioni di ospiti a spasso per le vie del rione. Certo è che non si poteva chiedere loro di rimanere confinati all’interno della palestra con la calura eccezionale di quest’estate.
 
In questo periodo però, sto assistendo ad un autentico bombardamento mediatico sui vari social: episodi che il più delle volte si rivelano delle bufale o quantomeno meno gravi di quanto riportato. Trasmissioni tv quotidiane interamente incentrate sul difficile rapporto tra migrante e italiano, dove si cerca di trovare sempre la situazione straordinaria ed enfatizzarla all’esasperazione. Con questo “lavoro ai fianchi” di chi vuole destabilizzare l’opinione pubblica, il cittadino senza le dovute “difese”, si trova in balia di proclami e notizie gonfiate ad hoc, con il reale rischio di innescare una situazione che potrebbe diventare esplosiva e difficilmente controllabile. 
 
Come dicevo, è di oggi la notizia di un nuovo arrivo di profughi richiedente asilo politico. Questa volta, però, l’amministrazione comunale non ha potuto ottemperare alla richiesta prefettizia sulla possibilità di utilizzo di una palestra o struttura similare, in quanto non disponibili per un utilizzo del genere dato che manca meno di un mese alla ripresa dell’attività scolastica. Il Prefetto ha quindi agito in autonomia, e ne ha le facoltà, utilizzando l’area riservata agli spettacoli viaggianti, di proprietà demaniale, che adesso è in concessione ai Vigili del Fuoco di Lecco. Quest’amministrazione, come già fatto per Maggianico, sarà vigile nel mantenere il controllo sulla sicurezza sia nei confronti dei cittadini che nei confronti di chi verrà ospitato nella tendopoli del Bione. 
 
Occorre anche velocizzare l’iter di riconoscimento di rifugiato politico, unica possibilità per loro di venir riconosciuti dalla comunità europea. Non è detto che chi sarà ospitato al Bione, poi chiederà di rimanere in Italia. Gran parte di chi è passato per Maggianico, infatti, chiederà di essere trasferito in Germania o in Francia.
 
Come già fatto ad inizio luglio, mi recherò quanto prima a incontrare i primi ospiti e parlare con chi li gestirà nel campo. Invito anche la cittadinanza ad avvicinarsi a questa gente per conoscere le loro storie e capire il motivo che li ha spinti ad un gesto così estremo. Conoscere le persone e le situazioni può aiutare ad avere meno paura. Non fermiamoci a ciò che leggiamo su Facebook, su internet e a ciò che cercano di inculcarci dalla televisione e prendiamo coscienza personalmente di quello che capita nella nostra città. 
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Gianluca Corti
Appello per Lecco
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lega presidio migranti flavio nogaraNon voglio credere che l’abbiano fatto veramente, sono scandalizzato. Il campo profughi, o meglio il campo clandestini di Lecco sarà il nuovo biglietto da visita per il turismo lecchese, stamperanno le nuove cartoline della Città Manzoniana con la foto della tendopoli, e così l’intera area che avrebbe dovuto avere ben altra destinazione trova la sua desolante fine, di fianco al Centro Sportivo del Bione, che a questo punto continuerà il suo processo di decadimento, e alla passeggiata turistica. Ma è questo che vuole veramente l’elettore di sinistra che ha riconsegnato Lecco nelle mani di Brivio? Un grazie particolare a chi si lava le mani dicendo che la questione non riguarda il comune ma la sta gestendo direttamente la Prefettura. Sicuramente se Brivio non avesse vinto le ultime elezioni questo campo non sarebbe mai sorto, perché la Lega Nord avrebbe detto a gran voce “NO GRAZIE!” e in Città non sarebbe stato accolto neanche un clandestino sino a quando la Prefettura non avrebbe trovato le stesse risorse economiche, quindi almeno 1.000 euro al mese, da destinare ai Lecchesi in difficoltà, senza lavoro e senza casa! La Lega Nord per dirla tutta avrebbe cancellato in un batter d’occhio anche il cosiddetto “Campo Rom”, ormai permanente insulto alla pubblica decenza in quella zona. Se il sindaco e l’amministrazione comunale non sono preoccupati dall’avere sempre un maggior numero di clandestini in giro per la Città lo reputo gravissimo, io sono al contrario molto preoccupato sia per le condizioni sanitarie di questi nuovi arrivati, sia per la sicurezza del nostro territorio. Ricordo che solo una minima parte dei clandestini collocati nei nostri comuni provengono da zone di guerra (mi chiedo tra l’altro se questi scappano lasciando le donne, i bambini e gli anziani a difendere la propria terra…), tutti gli altri usano il canale di passaggio creatosi per entrare illegalmente nel nostro paese, ormai senza confini, garantendosi vitto e alloggio gratis, e dopo un anno e mezzo o due quando qualcuno dirà loro che non hanno i requisiti per ottenere asilo, avranno pure diritto a far ricorso, continuando così a garantirsi l’ospitalità, e se riusciranno a restare sul nostro territorio per un pò di anni, dopo il decimo, comunque quando avranno 65 anni d’età, cominceranno pure a percepire la pensione, tornando al loro paese da nababbi, perché siamo noi i fessi che dobbiamo lavorare una vita magari per una pensione minima! Visto che la Prefettura si occupa soltanto di fare l’affittacamere sulle nostre spalle qualcuno vuole dirci che progetto c’è per questa gente dopo l’accoglienza? Sempre che un progetto ci sia. Che dignità e quale futuro si vuole dare a questa gente, quando si fa fatica a disegnare un futuro per i nostri figli? O l’unica speranza è che facciano perdere le loro tracce vivendo nella clandestinità arruolati dalla malavita? A questo punto l’unica mia speranza è che cada il prima possibile il Governo Renzi nella certezza che il Governo Salvini interromperà immediatamente questa tratta alimentata dalle cooperative che fanno dei clandestini un business, intervenendo nei paesi d’origine, in uno spirito di cooperazione internazionale, aiutando questa gente a casa loro, sollecitando le forze internazionali che devono sedare i conflitti non solo dove c’è interesse economico ma anche, e soprattutto, dove c’è necessità di operazioni umanitarie.
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Flavio Nogara
Il Segretario Provinciale di Lecco
Lega Nord – Lega Lombarda
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