LEUCI, SONO TRE LE IPOTESI
PER LA REINDUSTRIALIZZAZIONE

Serata leuci 1LECCO – Centinaia di persone hanno partecipato all’incontro organizzato dagli ex lavoratori della Leuci per una reindustrializzazione dell’area.

“Stiamo dando il nostro contributo, senza volerci sostituire in nessun modo alle istituzioni, per far rivivere l’area – afferma Germano Bosisio, ex Rsu -. Siamo in contatto da tempo con una serie di associazioni, per questo abbiamo pensato di ideare alcune proposte, ma non siamo vincolati, anzi, speriamo ce ne siano altre”.

“La reindustrializzazione della Leuci e la riqualificazione di Wall Street sono due priorità”. Lo spiega Onorio Rosati, consigliere regionale Pd. “Ho incontrato più volte i lavoratori della Leuci – spiega – per cercare di salvare l’area. La legge Impresa Lombardia è perfetta, bisogna stimolare gli imprenditori”. Con la legge si è voluto favorire l’attrattività del territorio per difendere le imprese. “Ci sono venti milioni a disposizione, vediamo di non buttarli via. In ogni caso ci sono tutte le condizioni di riferimento per poter chiamare gli imprenditore per spiegare loro che ci sono parecchie agevolazioni”.

Serata leuci 2Art station #1 Lecco ha lavorato per parecchio tempo sulla vicenda Leuci. “Pensiamo che sia possibile inserire centri di ricerca sulla riconversione sostenibile, sul riequilibrio dei flussi nella produzione di energia – spiega Carlo Ivaldi, rappresentante dell’associazione -. Nel breve termine è utile trovare alcune aziende interessate poter organizzare miniconsorzi, mentre circa duemila metri quadrati sarebbero utilizzati per creare laboratori che spieghino ai giovani cos’è l’impatto zero. Vogliamo essere partecipi a questo progetto di sviluppo, perché per una rinascita industriale bisogna utilizzare la creatività”.

Lucio Vaccani, inventore, ha creato una filosofia meccanica per costruire macchinari più precisi e vorrebbe sperimentale proprio in via XI febbraio. “L’area Leuci deve essere un faro per molti settori. E si potrebbero portare i tecnici che acquisiscono la tecnologia delle macchine del taglio laser per le aziende di Lecco. Tutte queste persone porterebbero la tecnologia all’interno delle proprie aziende. E queste realtà continueranno a comunicare, così si realizza il contatto con le università e si farà ricerca vera”.

Anche Cecco Bellosi, presidente dell’associazione Il Gabbiano, ha voluto partecipare all’incontro. “La mancanza di lavoro porta sofferenza – spiega -. Si potrebbe creare una cooperativa per fare tornare a vivere la Leuci. L’imprenditoria lecchese deve esserci perché se la Leuci muore, muore anche la città intera”.

Mauro Gattinoni, direttore di Api Lecco, smorza però gli entusiasmi: “L’imprenditore è il proprietario dell’area e ci fa quello che vuole”.