L’INCREDIBILE STORIA DI DARIO: EREDITÀ DA 150000 € (CON MULTA). MA ERA UN ERRORE DELL’INPS…

dario tenderini inpsLECCO – Metti che un giorno ti arriva a casa una notizia buona (molto buona) insieme ad una cattiva (assai meno pesante di quella buona) e scopri che da un lato hai ereditato 150mila euro e nel contempo devi pagarne quasi 900 di multa – metà a carico tuo, l’altra metà a spese di tua moglie.

Ti informi, stupito perché non ti risulta di avere ereditato alcunché, scopri che il defunto non è tuo parente ma solo la persona che anni fa ti ha venduto la casa in cui abiti e alla fine capisci che si tratta di uno sbaglio materiale da parte dell’INPS. Che comunque ti richiede dei soldi per una pensione che avresti ritirato tu ma che invece non hai mai incassato…

Grottesco, paradossale, in qualche modo beffardo. C’è di buono che Dario, il protagonista di questa stramba storia di ordinaria burocrazia, l’ha presa dal verso giusto: in definitiva si ritiene contento di non dover pagare quanto richiesto. Certo, i 150mila euro di (favoleggiata) eredità gli avrebbero fatto comodo. Ma non gli erano dovuti e dunque non li considera meritati e nemmeno “persi”.

Ma vediamo come è andata la vicenda: Dario abita a Ballabio con moglie e due figli. Ha comprato casa una decina di anni fa da un signore, che chiameremo “T.”, poco tempo dopo purtroppo deceduto.

Passano gli anni e agli inizi di novembre del 2014 la famiglia riceve due lettere, del tutto identiche, da parte dell’INPS (sotto una delle comunicazioni inviate alla coppia):

LETTERA DARIO TENDERINI

Dario e la moglie trasecolano: e chi ha mai visto quella pensione? Poi leggono bene: si tratta di una “riscossione post mortem” della pensione del signor T. “Ma è quello che ci ha venduto la casa! E cosa c’entra con noi? Quale pensione ci viene attribuita?…”.

Naturalmente, i coniugi si rivolgono subito all’INPS di Lecco. E qui fanno la seconda scoperta (ancora più incredibile): i due sarebbero eredi di ben 150mila euro, grazie proprio al testamento di T. Peccato che quest’ultimo non sia parente dei due e tantomeno abbia mai lasciato alcuna disposizione testamentaria; l’unico rapporto intercorso tra queste persone è stato, anni prima, l’atto di vendita dell’appartamento a Ballabio.

Basiti, prima di rivolgersi ad un avvocato i due riescono a chiarire il tutto, facendo notare l’evidente errore materiale agli uffici dell’istituto di previdenza. Che formula tante scuse ammettendo di avere snagliato e scusandosi per l’accaduto.

In pratica, il sgnor T. non aveva parenti e a quanto pare non ha lasciato alcun tipo di indicazione sulla destinazione dei suoi beni. Per motivi che sfuggono alla nostra comprensione (e soprattutto a quella di Dario e consorte), i destini del defunto e degli acquirenti della sua casa ballabiese si sono erroneamente incrociati generando un pasticcio che per qualche giorno ha scombussolato la vita di questa tranquilla famiglia.

Alla fine dunque niente multe (complessivamente circa 900 euro) ma anche niente eredità – di consistenza ben superiore. Solo qualche ora di tempo persa tra telefonate e visite ad uffici vari. Statisticamente, può capitare. Meglio se non succede…