L’IRONMAN MICHELE ZUCCHI
RACCONTA LA SUA IMPRESA

ZUCCHI IRONMAN MANDELLOMANDELLO DEL LARIO – 3,8 km di nuoto, 180 km di ciclismo e 42 km di corsa: tra gli Ironman di Francoforte, questa volta, c’è anche un mandellese. Ha infatti coronato il suo sogno Michele Zucchi, originario dell’Emilia Romagna ma residente a Mandello ormai da anni, arrivando al traguardo di una delle più entusiasmanti e massacranti competizioni sportive a livello mondiale.

“E’ stato un viaggio fatto di emozioni e sentimenti che racchiudono in maniera piena il senso che dò allo sport e quello che il Triathlon riesce a regalarmi ogni giorno: una miscela perfetta di fatica, determinazione, costanza, impegno che mi ha portato al raggiungimento di una piena soddisfazione personale e un’immensa commozione culminata nel varcare la linea del traguardo che mi ha fatto diventare un Ironman – racconta il 36enne – Mi reputo un buon atleta, ma niente di più. Ben lontani dalle mie possibilità sono risultati di livello nazionale o regionale, anche se, a livelli inferiori, ottengo buoni piazzamenti. Ma è la passione per ciò che faccio che mi spinge a competere e la competizione è quasi ed esclusivamente con me stesso e i miei limiti. Sono un appassionato degli sport di fatica da sempre, con un’avida curiosità di vedere dove il mio corpo e la mia mente possono arrivare, fin dove posso spingermi, e le gratificazioni che questa ricerca dà sono immense. Il mio approccio a una gara è, comunque, estremamente competitivo ed esigo da me il massimo: non mi iscrivo a una manifestazione se non ritengo di poter esprimere il mio potenziale. Insomma, partecipare va bene, ma solo se il tuo corpo e la tua mente hanno lavorato al massimo per raggiungere un risultato adeguato alle tue potenzialità. Non serve essere sempre al top, ma semplicemente non è nella mia filosofia fare una gara giusto per poter dire che l’ho fatta”.

Sempre sostenuto dalla moglie Simona e dai suoi famigliari, Zucchi riesce così a mantenere serenità e armonia, componenti fondamentali per un buon esito di allenamenti e gare. “Non sono un atleta di livello nazionale. Posso però dire che il mio successo è quello di vivere il Triathlon come una costante quotidiana della mia vita e di farlo con buona pace e in armonia con gli altri impegni che si hanno nella vita: ogni giorno mi alleno felice di farlo e ogni uscita in bici o ogni bracciata sono fonte di energia e motivazione. Vivo davvero bene le fatiche che stanno dietro la preparazioni di gare estreme come l’Ironman”.

L’impresa di Zucchi, detto Penna, è raccontata da lui stesso in questo video: