L’OPINIONE DI SANDRO MAGNI:
“È GIUNTO IL MOMENTO DI SPARIRE
PER CERTE FACCE DEL PD LOCALE”

magni sandroLECCO – Straordinario questo Referendum. La grande affluenza alle urne ha portato alla vittoria della Costituzione dopo l’ennesimo attacco per ridurla a una legge qualsiasi e costruire un premierato assoluto. In passato ci aveva già provato Berlusconi, ispirato da Gelli. Questa volta ci ha provato Renzi, ispirato da Napolitano: il vero sconfitto, quest’ultimo, assieme a tutti i poteri forti dell’economia finanziaria cosmopolita ed eurista che, Lui consenziente, l’hanno comandato. Renzi, che ha compiuto errori enormi e madornali, ha perso e se ne è assunto le responsabilità, dimettendosi da Presidente del Consiglio. Ora siamo al punto zero, come ha scritto qualcheduno. In mezzo alla tempesta perfetta. Che è arrivata.

E tuttavia, se ha vinto, come credo la politica, con la P maiuscola, il popolo e la Costituzione, dobbiamo decifrare il presente. Forse siamo definitivamente fuori dalle scemenze del tipo: alla sera delle elezioni sappiamo chi dovrà governare. E però il 40% di voti a Renzi non è poco. E’ ben di più della somma delle percentuali e in voti assoluti delle singole forze che hanno dato vita alla eteroclita coalizione del NO. Se non ci fosse stata la straordinaria partecipazione popolare, non ci sarebbe stata questa grande vittoria, che può cambiare (sottolineo può) il corso delle cose. Almeno in Italia.

E tuttavia il PD è in declino. E un vincitore politico c’è. Il M5S. Non tutte le forze della “coalizione” del No, hanno vinto. Nonostante la disinvoltura della corsa di accaparramento (sgomitante) al trofeo.
A me pare che il M5S debba stare, tuttavia, molto attento (calma e gesso) a non fare cose sciocche, dopo il successo implicito confermato dalla sua tenuta elettorale in tutti i sondaggi . E a non rincorrere le sirene del “voto subito” attraverso l’Italicum, che non diventerebbe più costituzionale solo perché lo avvantaggerebbe. Il M5S deve mantenere la sua posizione proporzionalista. E non farsi prendere da scorciatoie allettanti di tipo governista.

Per quanto riguarda Lecco e il lecchese certe facce del Pd e di qualche cotillon al contorno, di lunghissimo corso maggioritario, che si sono pronunciate per il SI dovrebbero sparire. Solo per decenza. Lo tsunami parla anche a loro. Basta intenderlo.
In tutta questa situazione, di azzeramento e nuovo corso, conviene rimanere attenti, perché nuove forze e aggregazioni politiche crescano.

Alessandro Magni