Cara Lecconews,
In una democrazia minimamente seria i militari nelle strade dovrebbero costituire l’estrema ratio a cui ricorrere in casi gravissimi: il coprifuoco o applicare leggi speciali, mica per una città e territorio come Lecco per gestire ciucche e teppisti.
Per giunta invocati da tutti i politici di destra e sinistra assieme, vedasi la mozione votata all’unanimità in Provincia giocando ipocritamente sulle parole.
Basterebbe poi vedere i militari con mitra e anfibi in Stazione Centrale a Milano che più che tra i viaggiatori camminano tra gli spacciatori o viceversa. Cosa che dimostra pure che l’impegno prolungato ne azzera, in quel modo, ogni effetto di deterrenza.
Militari poi con tutt’altro addestramento da quello di operatori sociali e degli stessi poliziotti già di loro, quest’ultimi, mandati allo sbaraglio di formazione e competenze. Non si dice poi – chissà perché – che anche i militari di “Strade Sicure” hanno gli stessi vincoli all’uso della forza di un poliziotto anche se impugnano armi da guerra, che fa tanto rambo, tanto figo, ma dovrebbe suscitare invece tanta desolazione.
A Lecco e nelle grandi città c’è al più un problema di degrado sociale, di relazioni e di spazi, anche per scelta e incapacità dello stesso Stato che non trova di meglio che inviare e invocare Militari come panacea mediatica a tutti i mali.
I militari nelle strade non servono alle città, ma ai politici per far credere che le Istituzioni stanno risolvendo i problemi dei cittadini. Quando invece dovrebbero, agli occhi dei cittadini, essere la certificazione del fallimento. Come concludeva già il rapporto della Corte dei Conti: “Non è possibile verificare e valutare il positivo impatto dei risultati operativi del personale impiegato”.
Inutile negare che ci sarebbero emergenze tali da richiedere l’impiego dei militari e in modo ben più massiccio di oggi.
A partire dal controllo del lavoro nero, delle evasioni fiscali, degli ospedali da campo e del codice della strada, delle emergenze ambientali, del sostegno alle fragilità e alla manutenzione. Non con i mitra e la mimetica ma, spogliati da questi, con braccia e organizzazione.
Altro che mozioni votate all’unanimità dalla destra e dalla sinistra che fa la destra.
Paolo Trezzi