Cara Lecconews,
si possono spendere decine di migliaia di soldi pubblici – togliendoli per di più ai buoni mensa scolastica, ai disabili, al trasporto pubblico urbano, alla riduzione dell’Irpef – per un servizio che non adopera nessuno e non ha nessun beneficio pratico per la città?
Eppure è quello che ha nuovamente deciso di fare l’Amministrazione con la Determina nr.10 dell’8 gennaio che aumenta da 3 a 5 le auto car sharing e portando così la spesa all’anno a 47000 euro. Nel bilancio triennale siam alla folle somma di 141.000 euro.
FOLLE è pure la motivazione messa nero su bianco: “L’utilizzo dei mezzi, già noleggiati, negli anni precedenti è stato significativo e si ritiene opportuno incrementare il numero di mezzi in car sharing”.
FOLLE perché a domanda: “quanti sono stati gli utilizzi negli scorsi anni?” Mi ha risposto via @pec (prot 98322):
* Non essendo un servizio del Comune i dati su utenze/utilizzi non son disponibili.
* La raccolta dei dati di utilizzo è regionale e in possesso solo di EVai.
* Il Comune non raccoglie dati di nessun tipo né di adesione né di utilizzo”.
Come può quindi essere significativo l’utilizzo se il Comune non lo conosce? Forse era solo un trucco per non rispondere visti i dati fallimentari.
SE la domanda fosse stata posta a parti invertite, infatti, avvalendomi dei dati contenuti nella Relazione al Comune sul servizio di car sharing (prot.124644 del 19/12/23) avrei risposto:
* Gli utilizzi nell’anno 2023, sono stati meno di 600 (520 fino al 10/dic; 590 nel 2022). Quindi meno di 2 al giorno, pur con 3 auto.
* Gli utilizzi sono pressoché solo da/per la tratta degli aeroporti, 254.
A certificazione che è un progetto che fa buttare soldi, tanti, dei cittadini. Le famiglie restano così al palo in balia dell’incapacità della Giunta di una valutazione sulle reali priorità.
Visto che non è per i cittadini, per l’ambiente, per migliorare il traffico urbano, qual è la ragione nascosta per spendere questi soldi dei cittadini?
Paolo Trezzi
Lecco