MALTEMPO, LECCO FERITA
MA IN ITALIA FRANE E MORTI:
PERITO PERFINO UN DELFINO.
VIDEO IN PISTA AL MUGELLO

LECCO – In provincia di Sondrio e nelle valli trentine sono scesi 50mila metri cubi di frane, il caso più grave in un centro della Folgaria, Dimaro, dove una mamma di 45 anni ha perso la vita nella propria abitazione, travolta da una frana. Il paese invaso da acqua e fango è stato evacuato, così 200 persone hanno dovuto lasciare la propria casa, alcuni sfollati sono stati ricoverati negli alberghi della zona.

Anche in queste zone la rete viaria è stata messa in crisi.

Brescia si contano quattro feriti: un uomo è stato colpito da un albero mentre era in auto, gli altri – tra cui una dodicenne investita – sono vittime d’incidenti stradali sempre causati dal maltempo.
Per fortuna, nessuno di loro versa in gravi condizioni.
Perfino i nostri vigili del fuoco lecchesi sono arrivati in città, affrontando la tregenda, per lavorare nel capoluogo con una idrovora.

Nelle valli bresciane grandi disagi: frane, strade chiuse per smottamenti e alberi caduti. Colpisce il particolare che in alcuni edifici moderni, caratterizzati da grandi vetrate, i vetri siano andati in frantumi, creando un serio pericolo per le persone. Per fortuna nessuno passava di sotto.

Come nel lecchese, ci sono stati numerosi black-out, il più grave dei quali a Bagolino, durato dalle due del pomeriggio di ieri fino a stamane.

A Bergamo città sono gli alberi ad aver creato le maggiori situazioni di crisi, come all’Accademia Carrara in Città Alta, inoltre la provincia è stata interessata da frane e black out.

La linea ferroviaria Milano-Bergamo ha avuto problemi dalle 16:55 alle 22:25, mentre nell’aeroporto di Orio al Serio ci sono stati dei ritardi e per alcuni voli si è deciso di dirottarli in altri scali del nord Italia.

In Brianza a far temere il peggio è stata l’acqua, con un rischio idrogeologico salito ieri al livello rosso. Sotto osservazione il fiume Lambro, una spada di Damocle monitorata lungo tutto il suo percorso. Uomini e metti sono rimasti a disposizione per tutta la notte.
Nel frattempo il vento scatenato ha divelto alberi in ogni dove disseminando di danni la provincia di Monza come viene ben documentato nell’articolo linkato.

Dall’autodromo del Mugello in Toscana arriva un video spettacolare che mostra in pista non moto ma vento e raffiche di pioggia a rincorrersi e superarsi. Anche lì nell’Appennino toscano, la bufera non ha risparmiato alberi, linee elettriche, tetti. La linea ferroviaria ha avuto uno stop a causa all’erogazione dell’energia elettrica interrotta.

Infine, forse alle cronache è sfuggito che vittime di un tempo da sette piaghe d’Egitto sono pure sugli animali selvatici e in libertà, come è capitato a un delfino nel mare di Ostia, in preda alle mareggiate.

Nonostante la sua lotta disperata, alla fine si è spiaggiato e nulla sono valsi gli aiuti apportati dal personale della capitaneria di Porto a strapparlo alla sua terribile sorte, il delfino infatti è morto sulla rena.