MARCO TURATI, MISTER IN 2ª
NELLA VIOLA DI COMMISSO.
“L’EUROPA? STRAORDINARIO!”

OGGIONO – Prosegue l’avventura del 39enne tecnico in seconda di Oggiono Marco Turati alla Fiorentina.

Lo scorso anno allo Spezia, insieme a Vincenzo Italiano, nella stagione 21/22 ecco il gran balzo a Firenze, una piazza sicuramente blasonata, ricca di storia e tradizione.

Un cammino abbastanza altalenante per il team viola, forte con le medie piccole e inerte al cospetto delle grandi, sino ai fuochi d’artificio (4-3) contro l’allora imbattuto Milan. “Finalmente – dice Marco – abbiamo invertito il trend negativo. Un successo importante anche se sul 3-0 a nostro favore ci siamo un pochino complicati la vita, comunque tutto è bene ciò che finisce bene”.

Due anni alla Spezia, la promozione in A la salvezza ottenuta nella scorsa stagione e ora Firenze, una città bellissima che ha fame di vittorie…
Sì, vogliamo fare bene, già arrivare in Europala 7ª classificata disputa la Conference League – sarebbe qualcosa di straordinario per noi. Juventus, Milan, Inter, Napoli, Lazio e Roma ci sono superiori, diciamo che ce la possiamo giocare con il Bologna anche se non sarà facile”.

Da calciatore non hai calcato terreni importanti almeno in serie A, di squadre tipo Juventus, Milan, Inter, Napoli e via discorrendo. Adesso possiamo dire che ti stai togliendo delle belle rivincite o no?
Già l’anno scorso con lo Spezia sono entrato in quei fantastici stadi, però essendoci la pandemia giocavamo senza pubblico, e non è la stessa cosa. Naturalmente anche il Franchi di Firenze crea forti emozioni, tipo quella vissuta con il Milan.

A proposito; dicevi del Bentegodi di Verona…
Esatto, il 22 di dicembre noi della Fiorentina saremo ospiti dei gialloblu. Sia per me che per mister Italiano sarà una grandissima emozione tornarci con la gente, entrambi abbiamo per anni vestito la maglia dell’Hellas. Ho di Verona bellissimi ricordi, anche se poi siamo retrocessi in serie C. Una città fantastica a cui sono rimato molto legato, credo o almeno spero che ci accolgano bene.

Verona, non solo la squadra, e conseguentemente le sue bellezze – tipo Castel Vecchio, l’Arena, piazza delle Erbe – quindi non si dimenticano mai?
E come potrei, io nella città di Giulietta e Romeo ci sono arrivato da giovanissimo nella Primavera, esordendo successivamente in prima squadra. Rimasi da loro quattro indimenticabili anni e tornarci un domani… Beh, prima della Fiorentina avevamo avuto dei contatti con l’Hellas ma poi non si fece più nulla. Nella vita mai dire mai, staremo a vedere,  di sicuro allenarla sarebbe un onore per il sottoscritto.

L’anno venturo potrebbe essere quello della tua prima esperienza da capo allenatore?
Non lo so, è un eventualità che potrei anche prendere in considerazione ma adesso testa alla Fiorentina. La fine del campionato è ancora molto lontana. Quando i tempi saranno maturi ci siederemo a un tavolo, e valuterò sul da farsi.

E il Lecco?
Bah, in bluceleste ho giocato diversi anni nelle giovanili arrivando sino agli Allievi/Berretti. Poi l’esperienza in D, ormai cinque anni fa prima del trasferimento a Siracusa. So che stanno andando male e mi dispiace, spero riescano a togliersi al più presto dalle zone pericolose della classifica e confermare quantomeno la categoria, in bocca al lupo.

Con il sanguigno Comisso come va?
Bene, il presidente è un simpaticone, una persona alla mano che vuole fare seriamente le cose. Insomma con lui si parla davvero volentieri. La speranza è che possa portare il giglio fiorentino sempre più in alto, i nostri tifosi lo meritano davvero, se non altro per la grande passione che ci mettono.

Alessandro Montanelli