MARIO PANZERI RACCONTA I SUOI 14 OTTOMILA AL LIONS LECCO HOST

LECCO – I soci del Lions Club Lecco Host si sono riuniti per ascoltare l’intervento del famoso alpinista lecchese Mario Panzeri, guida alpina dal 1977, che ha scalato tutte le 14 vette più alte del mondo senza l’ausilio di ossigeno supplementare. La serata è stata moderata da Pinuccio Castelnuovo, esperto alpinista e storico “Ragno” di Lecco.

Giovanni Rigamonti, presidente del Lions Club Lecco Host, ha aperto l’incontro sottolineando l’onore di ospitare una figura che rappresenta non solo l’alpinismo, ma anche un simbolo di coraggio, determinazione e passione per la montagna. Le 14 cime scalate senza ossigeno e le numerose imprese di Panzeri sono il risultato di un impegno senza pari e le sue esperienze sono fonte di ispirazione per tutti. La parola è poi passata a Mario Panzeri, che ha raccontato le sue straordinarie esperienze.

Mario Panzeri ha scalato alcune delle montagne più iconiche del mondo, come l’Everest (8.848 m) e il K2 (8.611 m), diventando uno dei pochi alpinisti a raggiungere queste vette senza ossigeno supplementare, affrontando sfide enormi. Ha anche conquistato il Manaslu (8.163 m) e il Nanga Parbat (8.126 m), due delle cime più pericolose e difficili dell’Himalaya. Oltre alle sue esperienze himalayane, Panzeri ha scalato lo spigolo nordovest dell’Ama Dablam in Nepal e ha aperto nuove vie di scalata, contribuendo attivamente all’evoluzione dell’alpinismo e alla scoperta di percorsi ancora inesplorati. È inoltre un esperto nei concatenamenti, una disciplina che consiste nell’affrontare più vette in un’unica spedizione, percorrendo in sequenza più montagne, spesso in condizioni estremamente complesse e impegnative.

Ha preso poi parola Pinuccio Castelnuovo, ex presidente del Gruppo Ragni Lecco, storica associazione di alpinisti fondata nel 1950, che ha scritto pagine importanti nella storia dell’alpinismo, sia in Italia che all’estero. Conosciuti per le loro ascensioni tecniche e di grande impegno, i “Ragni” sono stati pionieri in molte vie difficili e innovative. Pinuccio ha sottolineato che Mario Panzeri è il terzo italiano e il tredicesimo alpinista al mondo ad aver scalato tutte le vette sopra gli 8.000 metri senza l’ausilio di ossigeno supplementare.

Panzeri è stato anche coinvolto in un interessante studio scientifico in collaborazione con il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) durante una delle sue ascensioni all’Everest. In questo esperimento, sono stati analizzati i campioni di sangue prelevati durante la sua scalata per studiare gli effetti dell’altitudine estrema sul corpo umano. Inoltre, Panzeri ha contribuito alla rimisurazione dell’Everest, un’iniziativa volta a ottenere dati più precisi sulla vetta, grazie anche all’uso di moderne tecnologie di misurazione.

Nel 1988, quando Pinuccio Castelnuovo era presidente dei Ragni, fu organizzata la prima spedizione per Mario Panzeri, che portò alla sua prima scalata di un ottomila. Nel 2012, invece, fu realizzata l’ultima spedizione di Panzeri. Durante la serata, l’alpinista ha raccontato che, in quell’ultima impresa, decise di non fare le solite fotografie, ma di girare un video che poi fu montato da Mario Besana, presente all’evento. Panzeri ha spiegato che, a causa delle condizioni meteo sfavorevoli, dovette trascorrere ben 46 giorni al campo base prima di poter raggiungere la cima del Dhaulagiri (8.167 m) in Himalaya. Il video mostrato ai soci suscitò grande interesse, dando il via a un momento di domande e risposte con l’alpinista lecchese.

Giovanni Rigamonti, presidente del Lions Club Lecco Host, ha concluso la serata sottolineando come la tenacia, la determinazione e la perseveranza di Mario Panzeri rappresentino un esempio di forza e resilienza per tutti. Tuttavia, ciò che ha maggiormente impressionato i soci è stato il suo atteggiamento di grande semplicità e modestia, che ha lasciato sorpresi tutti, considerando le straordinarie imprese che ha compiuto.