“MEGLIO PERDERE CON LE IDEE
CHE VINCERE CON QUELLE ALTRUI”
OCCHETTO PARLA AI GIOVANI DEM

achille occhettoLECCO – Molto partecipata l’iniziativa promossa dai Giovani Democratici della provincia di Lecco che ha avuto per protagonista Achille Occhetto, ex segretario del Partito comunista italiano, ieri sera al circolo Libero Pensiero.

Tema dell’iniziativa la storia del Pci da Berlinguer alla svolta della Bolognina, infatti l’incontro si è inserito nella scuola di formazione dei GD cominciata quasi un anno fa. “Abbiamo avvertito che nel PD quella sintesi fra le diverse culture politiche del Novecento non era ancora avvenuta – spiega Michele Castelnovo, responsabile formazione dei giovani dem – così abbiamo pensato di fare una scuola che ci aiutasse a conoscere il passato da cui veniamo per pensare al futuro verso cui vogliamo andare. Dopo gli incontri su Turati, Gramsci, Nenni, Togliatti e Moro, adesso è il turno di un protagonista assoluto della storia della sinistra italiana”.

Nel suo intervento Occhetto è partito da lontano, dal rapporto tra cultura e politica e dalla necessità di ritrovare quei “pensieri lunghi” di cui parlava anche Berlinguer, per sferrare poi un feroce attacco alla cultura dei winners, dei vincitori: “Bisognerebbe insegnare già dalle scuole elementari che è meglio perdere con le proprie idee che vincere con quelle degli altri“, il duro commento di Occhetto.

gd lecco occhetto (5)Non solo storia ieri sera, però. Già, perché Occhetto ha consegnato ai Giovani Democratici, e a tutti i presenti, delle profonde riflessioni rivolte al futuro, a come cambiare la democrazia e, soprattutto, ha ricordato che “non possiamo pensare di tornare ognuno nel proprio recente nazionale: nel nuovo millennio la sinistra deve configurarsi come un riformismo su scala planetaria“.

Per quanto riguarda l’attualità, l’ex segretario del Pci e promotore della svolta, si è soffermato anche sulla crisi che sta attraversando il Partito Democratico con la fuoriuscita di una parte importante dei suoi dirigenti storici. “Questa scissione non ha nulla a che vedere con la Bolognina – puntualizza Occhetto – perché allora la necessità di un cambiamento fu discussa da tutti gli italiani, e la decisione venne presa non da me, ma dalla stragrande maggioranza dei comunisti nelle sezioni, nelle fabbriche e nelle scuole. Questa invece è una scissione a freddo di dirigenti“.

In conclusione dell’evento Occhetto ha inoltre lanciato un monito ai giovani di sinistra a non disperdere il patrimonio del PD. “Io non ho aderito al Partito Democratico perché non è mai stato steso un programma comune entro cui muoversi, ma il PD è l’ultimo baluardo contro l’avanzata delle destre“.

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R.S.