LECCO – Nella sede della Camera di Commercio di Como-Lecco la presentazione del 15° Rapporto annuale sul mercato del lavoro lecchese, dal titolo “Il mondo del lavoro alla ricerca di giovani”.
Per la Provincia di Lecco sono intervenuti la presidente Alessandra Hofmann e il consigliere provinciale delegato a Centro impiego, Formazione professionale e Istruzione Antonio Leonardo Pasquini.
Attivo dal 2010, l’Osservatorio provinciale del mercato del lavoro opera in raccordo con quello regionale ai sensi del Protocollo d’intesa tra Regione Lombardia, Province lombarde e Città Metropolitana di Milano per il coordinamento del sistema degli Osservatori del Mercato del lavoro territoriali e la collaborazione nel Sistema delle conoscenze.
L’appuntamento, promosso dalla Provincia di Lecco in collaborazione con l’Ente camerale, è stato dedicato alla presentazione dei dati sull’andamento del mercato del lavoro in provincia di Lecco nel 2024; quest’anno il tema conduttore dell’evento ha riguardato i giovani e il futuro lavorativo delle nuove generazioni. A fronte di un tasso di disoccupazione che nel Lecchese si ferma appena al 3%.
Dopo i saluti istituzionali degli enti territoriali e la presentazione del rapporto da parte dei professionisti della società Pts, i relatori hanno offerto il proprio punto di vista sulle aspettative e i bisogni dei giovani che si avvicinano al mondo del lavoro e, al contempo, sui percorsi di inserimento e crescita professionali offerti dalle imprese per attrarre e valorizzare i talenti della cosiddetta generazione Z.
> IL RAPPORTO SUL MERCATO DEL LAVORO
> IL REPORT IN SINTESI
Il mercato del lavoro lecchese nel 2024: tra sfide e opportunità
Il rapporto annuale sul mercato del lavoro lecchese offre un quadro dettagliato delle dinamiche occupazionali del 2024, evidenziando i principali cambiamenti nei settori produttivi e le nuove esigenze delle imprese. Se da un lato il rallentamento del manifatturiero ha inciso sulle opportunità lavorative, dall’altro l’espansione del settore terziario, con particolare attenzione al turismo, ha generato nuove occasioni di impiego.
Un calo degli occupati ma la disoccupazione resta stabile
Il numero degli occupati ha registrato una lieve flessione, con una diminuzione di circa 1.700 unità, in parte legata al naturale turnover generato dal sistema pensionistico. Il tasso di occupazione è sceso al 67,4%, coinvolgendo sia uomini che donne. Tuttavia, la disoccupazione è rimasta sostanzialmente stabile, con un tasso passato dal 3,0% al 3,1% e circa 4.500 persone in cerca di lavoro.
La nascita di nuove imprese sostiene il mercato
Il sistema imprenditoriale lecchese si conferma solido e dinamico, con una leggera prevalenza delle nuove imprese rispetto a quelle cessate. Il tasso di natalità è stato pari al 6,7%, superando di poco quello di mortalità (6,6%), segnale di una crescente attenzione verso l’innovazione e la diversificazione economica del territorio.
Il terziario in crescita, mentre il manifatturiero rallenta
Il comparto terziario, e in particolare il turismo, ha registrato un incremento significativo nelle opportunità lavorative, mentre il settore manifatturiero ha subito una battuta d’arresto. La crescita complessiva dei posti di lavoro (+0,6%) è risultata inferiore rispetto al 2023, con una maggiore espansione nel settore agricolo, edile e nei servizi domestici.
Il difficile incontro tra domanda e offerta di lavoro
Uno degli aspetti più critici evidenziati nel rapporto è la difficoltà delle imprese nel reperire personale qualificato. Il 55% delle figure professionali richieste ha incontrato ostacoli legati alla scarsa disponibilità di candidati o alla mancanza di una formazione adeguata. Questa problematica si riflette soprattutto nell’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, ostacolato da percorsi formativi lunghi e da una minore propensione verso la formazione tecnica.
Le nuove sfide della formazione e dell’occupazione
Nonostante le difficoltà nel reperire personale qualificato, l’offerta formativa post-obbligo nel territorio rimane variegata e in evoluzione. Gli istituti tecnici e professionali, insieme all’ITS Academy, continuano a sviluppare percorsi formativi orientati al mondo del lavoro, mentre il Politecnico di Milano si conferma un polo strategico per la formazione ingegneristica, con laureati che trovano rapidamente impiego nelle aziende locali.
Le iscrizioni universitarie e il settore STEM
Il numero degli iscritti all’università è in crescita (+2% nell’anno accademico 2023-24), con un aumento del 4,8% dei residenti lecchesi iscritti agli atenei. Tuttavia, le lauree nell’ambito STEM (Science, Technology, Engineering e Mathematics) faticano a crescere, segnalando la necessità di un maggiore incentivo alla formazione in ambiti scientifici e tecnologici, sempre più richiesti dal mercato del lavoro.
In sintesi, il mercato del lavoro lecchese del 2024 si muove tra contrasti e opportunità: mentre il manifatturiero affronta difficoltà, il terziario e l’innovazione imprenditoriale aprono nuove prospettive. Rimangono però nodi irrisolti, come il gap tra domanda e offerta di lavoro e la necessità di rafforzare la formazione qualificata per le nuove generazioni. Il futuro del mercato del lavoro dipenderà dalla capacità del territorio di adattarsi a questi cambiamenti e di cogliere le opportunità offerte dalla trasformazione economica in atto.