MIGRANTI/LE CHIESE DI LECCO
“FUORI DALLE GABBIE DORATE,
SERVE INTEGRAZIONE REALE”

don_franco CECCHINLECCO – Anche il consiglio pastorale decanale ha affrontato, durante la seduta di febbraio, il tema decisivo dell’immigrazione. Ad essere illustrata in primo luogo la differenza tra i due sistemi di accoglienza presenti sul nostro territorio, quello di natura emergenziale che fa capo alla Prefettura (attraverso i Cas, centri di accoglienza straordinaria) e quello riferito agli enti locali (Sprar, Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati).

Da qui è seguita la riflessione su “come la nostra comunità si pone nei confronti di questo grande problema che affligge i nostri tempi” per dirla con le parole di monsignor Franco Cecchin. Le interessanti risposte fornite dai membri del consiglio pastorale sono riportate nel verbale dell’incontro che segue:

… Si riunisce il Consiglio pastorale decanale. Sono assenti giustificati: Don Carlo Gerosa, Don OttavioVilla, Don Filippo Dotti, Magni, Nava, Castenetto, Bellelli.

Dopo una breve invocazione, il decano chiede a Don Egidio di introdurre l’argomento degli immigrati nel nostro territorio, facendo riferimento ad una relazione in due punti fatta pervenire a tutti i consiglieri come allegato alla convocazione. Viene sottolineata l’esistenza di due sistemi di accoglienza: quello ordinario attivato dagli enti locali in forma volontaria e quello straordinario attivato per far fronte alle nuove emergenze gestito dalle singole prefetture. Il responsabile della cooperativa L’Arcobaleno promossa da Caritas Ambrosiana  illustra la situazione ad oggi della presenza di immigrati sul nostro territorio: si tratta di 1.200 persone accolte nel sistema straordinario e 40 nel sistema ordinario. Tale cooperativa gestisce 66 posti su 1200 nel sistema di emergenza e 40 su 40 nel sistema ordinario e collabora poi con altre strutture sparse sul territorio che accolgono un’altra cinquantina di immigrati.

Monsignor Cecchin chiede ai presenti come la nostra comunità si pone nei confronti di questo grande problema che affligge i nostri tempi. Viene ripresa da Don Egidio la relazione della cooperativa L’arcobaleno in cui si sottolinea che il sistema di accoglienza attuale copre solo una minima parte dei bisogni delle persone, in quanto le persone accolte, una volta dimesse dai centri di accoglienza, non hanno un lavoro, una casa e quindi si trovano per strada e la loro integrazione nella società è ridotta ai minimi termini. Pertanto parlare di accoglienza e basta non è sufficiente. Da qui nasce una proposta operativa che è quella di obbligare gli immigrati non a tirare sera nelle gabbie dorate dei centri, bensì a trascorrere le loro giornate gratuitamente nelle varie realtà associative per una reale integrazione con il territorio.

Alcune parrocchie si sono già attivate accogliendo delle famiglie (vedi esperienza di Oggiono). Interviene Matteo Ripamonti il quale sottolinea che educare all’accoglienza è compito delle nostre realtà parrocchiali e che i vescovi lombardi hanno già fortemente denunciato che l’attuale sistema non funziona. Interviene Don Egidio che propone un’azione dal basso fatta di azioni concrete.

Si susseguono diversi interventi che condividono la necessità di una riflessione approfondita e articolata da parte dei presenti su almeno tre punti:

–          Cosa vuol dire educare all’accoglienza
–          Occorre denunciare la non idoneità dell’attuale sistema
–          Che azioni proporre concretamente per far fronte a questo problema

Si chiude la discussione raccomandando che queste riflessioni siano opportunamente diffuse tra le parrocchie per poi definire delle linee di azione concrete sul nostro territorio. 

Il Consiglio è convocato per lunedì 15 maggio con all’ordine del giorno: ”Comunità cristiana nella costruzione della città”.

Si invitano i consigli pastorali ad affrontare l’argomento e i movimenti e le associazioni a portare loro contributi utili. Si ricordano infine alcuni appuntamenti importanti:

–          10 marzo ore 21.00 in Basilica incontro in preparazione alla visita del Papa tenuto da Monsignor Paolo   Martinelli
–          31 marzo Via Crucis con partenza alle 20.45 dalla Chiesa della Vittoria e arrivo in Basilica
–          8 maggio presso la sede del Politecnico incontro sull’Etica della responsabilità