MILANO – Il consiglio regionale lombardo ha dato l’ok all’aggiornamento normativo che finalmente fa chiarezza sulle responsabilità degli escursionisti il 9 luglio. “Una revisione – spiega il presidente del Cai Lombardia Emilio Aldeghi – che è frutto del confronto e della collaborazione con Regione. Non esiste il rischio zero in montagna, ma per evitare di incorrere in sventure serve (oltre alla preparazione e l’idonea attrezzatura) anche la testa. Chi va in montagna deve essere consapevole dei rischi che può incorrere e allo stesso tempo i volontari che si occupano della manutenzione della rete sentieristica non possono essere responsabili di chi si incammina lungo i sentieri con troppa leggerezza. Ringraziamo Regione Lombardia per la capacità di ascolto delle esigenze di chi il territorio lo vive con passione”.
A seguire il testo del comma 6 dell’articolo 4 della legge regionale 27 febbraio 2017, n. 5 (Rete escursionistica della Lombardia e interventi per la valorizzazione delle strade e dei sentieri di montagna di interesse storico) così com’è stato aggiornato dal consiglio regionale lombardo.
“Chiunque intraprende un percorso della Rete escursionista lombarda lo fa sotto la propria responsabilità, consapevole dei rischi connessi alla frequentazione della rete escursionistica usando la necessaria diligenza, rispettando la segnaletica, ovvero i divieti emanati dalla Protezione Civile o da altre Autorità competenti, non danneggiando le strutture di pertinenza e l’ambiente circostante. L’escursionista deve valutare con la necessaria diligenza gli eventi atmosferici ed essere dotato di adeguata attrezzatura assumendosi la responsabilità dei rischi e dei danni che possano derivargli dalla sua negligenza, imprudenza e imperizia”.