MTB/INTERVISTA A JURI ZANOTTI.
STIMOLANTE NUOVA AVVENTURA
PER PUNTARE ALLE OLIMPIADI

AIRUNO – Dopo aver dominato a livello internazionale, difendendo i colori del Torrevilla nella categoria Under 23, una fantastica avventura aspetta al varco il 22enne atleta di Airuno Juri Zanotti con la sua nuova squadra, il team Absolute Absalon, squadra elvetica di assoluto valore nel panorama internazionale delle ruote grasse. Un onore e un onere come sempre accade in queste circostanze.

In merito ecco le prime sensazioni del diretto interessato: “Sono davvero felice di unirmi a un autentica leader della Mtb, una squadra in cui opera come team manager anche una icona del nostro sport, si tratta del campione del mondo e olimpionico Julien Absalon, un mito ritiratosi nel 2018”.

Un grazie va anche alla KTM Protek di Torrevilla immagino.
Assolutamente si, con loro sono cresciuto molto negli ultimi due anni. Insieme abbiamo vinto davvero molto – una cosa è certa; lì porterò sempre nel cuore.

Zanotti, un passo basilare quello compiuto in ottica dei giochi a cinque cerchi e dunque di Parigi 2024, esatto?
Certo diventare “professionista” era un passaggio indispensabile per tentare di arrivare ai massimi livelli. Già poter almeno spero partecipare a un olimpiade sarebbe il sogno da ragazzino che si realizza, un previlegio che davvero in pochi riescono ad avere.

Juri, torni a correre per un team svizzero. Sei contento?
Di meglio non potevo augurarmi. In Svizzera gareggiai prima di andare al Torrevilla – per il Vc Monte Tamaro un esperienza importante che mi aiutò a crescere, ringrazio di cuore l’allenatore dei tempi rossocrociati Daniele Zucconi un uomo importante per la mia crescita di atleta.

Tanti i trionfi sin qui ottenuti, sia a livello italiano che internazionale. Quali quelli da sottolineare in grassetto?
Ricordo con piacere i vari campionati italiani Under 23 vinti nel corso degli anni, logicamente le medaglie europee e mondiali ma anche il primo podio di coppa del mondo ottenuto quest’anno.

Anche la stagione appena lasciata alle spalle è stata ricca di soddisfazioni. Hai messo infatti in bacheca l’oro ai campionati italiani, gli argenti all’europeo e al mondiale e la vittoria a squadre nella rassegna europea. Tanta roba insomma…
Sì sono felice, anche per il secondo posto conseguito in coppa del mondo a Lenzerheide – il primo in questa competizione. Adesso però la musica cambia; dovrò vedermela con i più bravi. L’obiettivo è accumulare esperienza, magari con dei discreti piazzamenti. Una stagione di rodaggio in vista della 22/23, lì dovrò conseguire anche dei buoni risultati, utili per strappare la convocazione alle olimpiadi di Parigi 24.

Juri, ti considerano come una delle promesse della MTB internazionale.
Ne sono felice ma devo dimostrare ancora il mio valore, l’esperienza ai massimi livelli è tutta da acquisire. La ricetta per arrivare credo sia una sola: lavorare sodo durante gli allenamenti.

Recentemente ti sei cimentato anche nel ciclismo professionistico su strada, quali le sensazioni?
Ringrazio la Bardiani per avermi consentito uno stage in questo mondo a me sconosciuto. Ho corso la Coppa Agostoni, la Milano-Torino e il giro dell’Emilia. Un’esperienza davvero fantastica sotto ogni punto di vista.

Ritieni possibile un futuro sulla bici da strada?
Nella vita mai dire mai, però ad oggi non credo. Intanto arriviamo a Parigi 24 il resto lo vedremo a tempo debito.

Alessandro Montanelli