‘NDRANGHETA, PER ‘PRIMA L’ITALIA’
“TENERE ALTA LA BANDIERA
DELLA LEGALITA’

LECCO – In questi giorni il territorio lariano è ancora una volta scosso dalla cronaca giudiziaria, dopo l’operazione “Metastasi” è la volta di “Insubria”, a seguito di indagini di forze dell’ordine e magistratura che perdurano da ormai vent’anni.

prima l'italia LOGO“Non si può più far finta – annota Prima l’Italia – che il problema della criminalità organizzata non riguardi il Nord, le associazioni mafiose si muovono senza distinzioni geografiche o politiche secondo un unico principio: “pecunia non olet”.  I clan della ‘Ndrangheta si sono insediati negli anni ’70 in suolo lombardo ed oggi sono integrati nel tessuto politico-economico locale, come provato dai tentativi di infiltrazione nei Consigli Comunali di diversi comuni emersi dagli atti giudiziari”.

Prima l’Italia non vuole fare allarmismo, “ma è giusto che l’opinione pubblica prenda coscienza del problema, ignoranza e omertà sono terreni fertili per la criminalità organizzata. Il silenzio della maggior parte di politici e amministratori locali, dettato dalla necessità di tener nascosto qualche scheletro nell’armadio o semplicemente dovuto alla paura, è assordante. Teniamo alta la bandiera della LEGALITA’ , senza se e senza ma, nell’interesse della collettività”.

PLI LECCO con Gianni AlemannoDalla Calabria, dove è impegnato nella campagna elettorale per le elezioni regionali, interviene anche Gianni Alemanno, membro dell’Ufficio di Presidenza di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale:

“I recenti fatti di cronaca confermano ancora una volta che la criminalità organizzata è un male che tocca tutto il Paese, da nord a sud. Fermo restando il plauso alle Forze dell’Ordine che ogni giorno fronteggiano la malavita organizzata, credo sia giunto il momento di affrontare il tema con una grande operazione sinergica fra tutte le Istituzioni. Servono pene certe per i crimini più efferati ma soprattutto serve incrementare la presenza delle forze di polizia sul territorio come deterrente per i criminali e come segnale di sicurezza per i cittadini. Il disagio delle periferie italiane, con i recenti casi di Milano e Roma, conferma la necessità di dare risposte immediate agli italiani. Ma nonostante questo clima il governo Renzi sta pensando seriamente a fare tagli al comparto sicurezza, bloccando i salari. Si tratta di un’iniziativa folle su cui siamo pronti a dare battaglia. La criminalità organizzata si combatte investendo sulla sicurezza e non tagliando i fondi alle forze dell’ordine”.