“NELLA RETE, DELLA RETE”:
PERCHÉ NON ESISTE PRIVACY
E IL WEB NON DIMENTICA

nella rete della rete - Principali assuntiLECCO – Non tutti sono consapevoli delle conseguenze che la condivisione di una immagine oppure di un messaggio può produrre. Con un click infatti si possono fare grandi danni e serve particolare consapevolezza.

Alcune problematiche legate all’utilizzo della rete sono state affrontate stamane in sala Ticozzi di fronte a pubblico di ragazzi delle scuole medie e superiori nella fascia di età tra i 14-18 anni a cui viene già riconosciuta la responsabilità delle azioni in rete.

nella rete della rete I relatoriIn cattedra il prefetto Liliana Baccari, il questore Filippo Guglielmino, il tenente colonnello della guardia di finanza Mario Leone Piccinni, il direttore rete dipendenze ASST Lecco Franco Riboldi e la referente per il cyberbullismo dell’ufficio scolastico provinciale Marina Ghislanzoni. La discussione, alla quale i ragazzi hanno contribuito con domande e approfondimenti, si è sviluppata attorno a situazioni come la diffamazione in rete, stalking, pornografia minorile, cyberbullismo e molte altre.

nella rete della rete Intervento di una studentessa 15enneIn un incontro svolto in città il mese scorso sulla sicurezza informatica, l’importanza della prevenzione dei reati citati era già stata sottolineata. L’evento di oggi ha permesso di riprendere queste tematiche avvicinandosi a un pubblico particolarmente sensibile, che a causa della giovane età e dell’onnipresenza della tecnologia nella loro vita, risulta particolarmente vulnerabile.

Alla base dei consigli offerti ai ragazzi sta il fatto che nulla di ciò che si fa in rete è veramente privato. Per questo motivo bisogna fare attenzione alle immagini che si condividono, ai nomi che si scelgono (è sempre meglio utilizzare un nickname) e ai messaggi che si scrivono perché chiunque può ottenere l’accesso a questi dati.

nella rete della rete

R.K.D.